Due lauree, 51 anni, professore di religione alle scuole medie di Bolzaneto, in passato già insegnante di educazione fisica. Nel cuore una sola, imperativa passione: il tennistavolo. Alessandro Quaglia, classe 1971, in questa categoria ha vinto più di chiunque altro. Inizio carriera nel 1984. Settantotto titoli nazionali vinti prima come atleta, poi come allenatore. Tutti con la “Tennistavolo Genova”, la società della Foce che, anno dopo anno, ha forgiato atleti, dirigenti, tecnici, campioni nazionali e internazionali. L’anima della società è proprio Quaglia: la trasformò in centro federale del Nord Italia, nel 1990, e da allora ha macinato successi su successi. È un’autorità. A chiunque altro, due vite, forse, non sarebbero bastate per accumulare tanti allori.
A.Se.F. Srl, l’azienda partecipata del Comune di Genova, da quest’anno è sponsor di “Tennistavolo Genova”, un sodalizio che nasce nel segno dell’eccellenza. E che punta a sostenere un’attività florida, aperta a tutti, che forma gli atleti già dall’età di 8 anni.
Anagraficamente giovane, ma con alle spalle 30 anni ai vertici nazionali della specialità, Alessandro Quaglia ricopre la carica di direttore tecnico di “Tennistavolo Genova”. “Ho dedicato la mia vita a questo sport – esordisce, nella voce la tranquillità rassicurante di un motore turbodiesel che gira al minimo – Amo la mia professione di insegnante, ma ammetto di averla scelta, in gioventù, perché avrei avuto tempo da dedicare al tennistavolo”. Quaglia a 15 anni era un ottimo giocatore, tanto da essere chiamato nell’allora unico centro federale nazionale, a Fiuggi, per indossare la maglia azzurra. “Lasciai la casa e gli affetti ancora ragazzo – racconta – Mi stabilii a Fiuggi dove mi diplomai. Ma l’impegno primario era lo sport”. A 21 anni il bivio: “La Federazione nazionale tennis tavolo decise di aprire altri due centri federali in Italia, uno a Genova e uno a Messina – dice – Quello genovese fu affidato a me. Ero il giocatore più rappresentativo dell’area e divenni anche allenatore della nazionale”. Da allora è stato un crescendo di vittorie, come allenatore prima, poi come dirigente. Tra i big di oggi formati all’ombra della Lanterna c’è anche il giovane Andrea Puppo, 19 anni, terzo negli assoluti giovanili italiani under 19 e secondo nella top ten agli europei under 19. “Il tennistavolo è una disciplina aperta a tutti – assicura il coach Quaglia – È uno sport di situazione a mappa motoria aperta. Richiede forza, attenzione, esplosività, delicatezza e destrezza. Gli atleti sono dei giocolieri con grande forza di gambe”. L’inizio attività è consigliato a 8 anni. Le caratteristiche si sviluppano nel tempo, l’approccio è semplice e diffuso anche a livello privato. “In fondo – sorride Quaglia - chi non ha un amico con un tavolo da pingpong?”.
Nello staff dirigenziale della “Tennistavolo Genova”, il presidente Alberto Puppo e il dirigente Renato Bertolini.
“La società ha alle spalle una storia di altissima qualità che merita di essere alimentata e raccontata – spiegano l’amministratore unico di A.Se.F. Maurizio Barabino ed il dirigente amministrativo Franco Rossetti – ‘Tennistavolo Genova’ ha una frequentata scuola giovanile con diverse classi di bambini e ragazzini e un vivaio di grande qualità con cui alimenta la squadra di serie A1 maschile”.
Gli atleti in rosa quest’anno sono Matteo Gualdi, 20 anni, Tommaso Giovannetti, 19 anni, Enrico Puppo, 24 anni, Sadi Ismailov, 25 anni, e Tugay Yilmaz, 21 anni. Gli ultimi due sono stranieri, il primo russo, il secondo turco, neo tesserati.
“Le società di tennistavolo sono strutturate come quelle di tennis – commenta il presidente di “TT Genova” Alberto Puppo – È quindi consentito tesserare atleti che, a livello individuale, sono considerati punte di diamante. Anche quest’anno con Alessandro Quaglia puntiamo a risultati di alto profilo. Siamo felici di avere A.Se.F. come sponsor in questo stimolante percorso”.