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Politica | 09 gennaio 2023, 16:21

Chiavari, le barriere antirumore lungo la ferrovia che nessuno vuole: “Un'idea scellerata”

Il sindaco Messuti alle opposizioni: "Bisogna lavorare uniti senza agitare spettri inesistenti”

Chiavari, le barriere antirumore lungo la ferrovia che nessuno vuole: “Un'idea scellerata”

A Chiavari tutti sembrano essere contrari al progetto delle barriere fonoassorbenti che Rfi vuole installare lungo la linea ferroviaria cittadina.

I PARERI DELLA GIUNTA COMUNALE

L’amministrazione comunale la ritiene un’opera impattante sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico tanto da richiedere l’assistenza legale per cercare di fermare il progetto attraverso Soprintendenza e Regione Liguria.

“Il progetto di Rfi di installare barriere fonoassorbenti è un'idea scellerata che deve essere contrastata da tutti, senza distinzione - dichiara il primo cittadino Federico Messuti - Ci aspetta una battaglia importante e mi appello a tutti i cittadini e a tutte le associazioni affinché manifestino la loro contrarietà. Ben vengano, quindi, comitati e raccolta firme anche se in anni di esperienza professionale ho riscontrato come raramente questi strumenti, da soli, siano decisivi e risolutori di fronte a colossi come le ferrovie.  

Occorre, quindi, agire anche giuridicamente e politicamente. Come amministrazione abbiamo già parlato con tutti gli enti e manifestato la nostra preoccupazione. E continueremo a farlo. Siamo in contatto con i vertici regionali giustamente preoccupati anche per le ricadute turistiche. Andremo a Roma dal Ministero competente. Terremo sempre accesi i riflettori su questo piano e, non solo presenteremo le osservazioni in merito, ma ne impugneremo ogni atto relativo in tutte le sedi giurisdizionali. Personalmente ho passato il periodo natalizio a studiare le centinaia di pagine della documentazione e a parlare con ingegneri dell’armamento ferroviario, con legali, con amministratori di condominio e con i chiavaresi. Con i tanti concittadini giustamente preoccupati per questo progetto che rischia di deturpare la nostra città”. 

I PARERI DELL’OPPOSIZIONE

Anche dall’opposizione arrivano le critiche al progetto: il consigliere comunale Mirko Bettoli sottolinea che queste barriere inciderebbero negativamente e pesantemente su tutto il nostro territorio. 

“Si parla di muri alti sino a 7 metri, l’impatto su Chiavari sarebbe devastante - dice Bettoli - Tutte le istituzioni, di qualsiasi livello, insieme con i cittadini devono fare fronte comune per impedire che quest’opera prosegua: la pubblicazione dell’atto è avvenuta il 16 dicembre 2022 e sono previsti 30 giorni per le osservazioni per le definitive determinazioni, per cui, vista anche la scarsità di giorni rimasti, è obbligatorio che chiunque faccia la propria parte”.

Sempre dall’opposizione il consigliere comunale Nicola Orecchia dice no al progetto ma, allo stesso tempo, tira in causa le responsabilità dell’amministrazione comunale:

“Il Comune di Chiavari è stato informato dello stato di avanzamento progettuale da parte di Rfi al 31 luglio u.s.? Se per caso la risposta fosse affermativa, perché non siamo stati informati a tempo debito, noi Consiglieri tutti, i cittadini, gli amministratori condominiali e le associazioni varie?

Perché, visti i buoni rapporti della Maggioranza, dopo aver appena vinto in tale periodo le elezioni nel nome del compianto Di Capua, gli attuali amministratori che hanno la responsabilità di governo della città, non si sono rivolti già allora alla Regione ed all’On. Rixi?

Ora le ripetute affermazioni del Primo Cittadino di Chiavari suonerebbero tardive.

Altri comuni italiani interessati dallo stesso problema si sono già attivati da mesi. Speriamo che l'Ordine del Giorno presentato dalla Maggioranza, possa veramente contribuire per bloccare questo nefasto progetto.

Noi, come detto, siamo disponibili a collaborare ad ogni azione comune e abbiamo subito proposto di convocare d’urgenza una commissione consiliare per approfondire nei dettagli il progetto delle Ferrovie e lo stato del procedimento - di cui non siamo ancora stati messi a conoscenza (la nostra istanza al Comune di accesso agli atti non ha avuto ancora risposta), valutare insieme ai tecnici del Comune quali possano essere le soluzioni alternative e condividere le azioni di contrasto da intraprendere”.

Il primo cittadino invita tutte le forze politiche a fare fronte comune vista la contrarietà quasi unanime al progetto:

Non esiste una maggioranza e una minoranza - aggiunge Messuti - Esiste Chiavari e la sua difesa. Ho letto con rammarico le dichiarazioni dei consiglieri Giardini ed Orecchia. Come in passato, ritengono che fare domande sia l’unico compito della minoranza. Non si domandano e non dichiarano cosa poter fare ma lo chiedono agli altri. Prendono solo il comodo delle loro prerogative, dimenticano di avere doveri oltre che diritti. Forse preoccupati che eventuali successi siano imputati all’amministrazione. Voglio tranquillizzarli: non è nostro interesse appuntarci medaglie. 

Abbiamo risolto in passato tante situazioni, agendo e lavorando in coerenza non solo con il nostro programma elettorale ma per il bene di Chiavari. Forse non è un concetto politico, ma del resto noi siamo civici e abbiamo a cuore solo la nostra città. E dichiarare che l’amministrazione ha convocato un consiglio comunale “solo il 19 gennaio, quando ormai sarà scaduto il termine di trenta giorni per presentare osservazioni” agita spettri inesistenti e crea panico ingiustificato. Affermazione grave e populista tanto più che il consigliere Orecchia è avvocato e sa (o dovrebbe sapere) che il procedimento vero e proprio partirà successivamente ad una conferenza dei servizi neppure ancora calendarizzata. Io continuerò ad oppormi a questo progetto, come chiavarese e come sindaco. E auspico che anche gli altri lo facciano, che mettano da parte i rancori elettorali e che attivamente agiscano. Abbiamo bisogno di tutti e abbiamo bisogno di essere uniti”.

LA NASCITA DEL COMITATO E LA RACCOLTA FIRME

Nel frattempo alcuni cittadini, nella speranza di bloccare il progetto, hanno dato vita ad un Comitato “No alle barriere ferroviarie fonoassorbenti”:

“Il Comitato vuole ospitare e coordinare cittadini che hanno a cuore Chiavari e il suo benessere - si legge nella petizione lanciata online sul sito change.org - Un’opera della portata come quella prevista da ITALFERR avrebbe un impatto permanente e devastante sul territorio, a partire da quello ambientale e paesaggistico per arrivare a quello turistico e del valore immobiliare. Alcune zone di Chiavari verrebbero completamente chiuse e ostruite dalle barriere, che avranno un’altezza variabile tra 4 m e più di 7 m, dalla quota dei binari.

Il Comitato è aperto a chiunque voglia e possa fornire il proprio contributo, e vuole affiancare l'amministrazione comunale. In questo momento c’è bisogno di unità e di collaborazione”.

I PARERI DAI COMUNI VICINI

Anche a Sestri Levante c’è preoccupazione sul progetto che potrebbe interessare anche la città dei due mari.

I consiglieri comunali d’opposizione Marco Conti e Giancarlo Stagnaro hanno presentato a riguardo un’interrogazione:

“La proposta progettuale di Rfi non risolve la problematica ma al contempo compie uno sfregio al nostro patrimonio ambientale - dicono i due consiglieri - Tutto nasce dal Decreto ministeriale del 2000 e dallo stato di avanzamento progettuale che prevede interventi per 717 km in tutta Italia e la posa di 416 barriere. Lavagna e Sestri Levante sembrano escluse ma vogliamo certezze. Per questo chiediamo alla Giunta comunale la conferma che la nostra città sia esclusa dall’ennesimo scempio e se ci sono state interlocuzioni con Rfi”.

Marco Garibaldi


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