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Attualità | 08 gennaio 2023, 18:44

Nuova base operativa in centro storico della polizia locale, SIAP: "Un altro schiaffo al ruolo istituzionale della polizia di stato"

"Manca coordinamento istituzionale, registriamo un evidente 'sovrapposizione' e addirittura 'contrapposizione'"

Nuova base operativa in centro storico della polizia locale, SIAP: "Un altro schiaffo al ruolo istituzionale della polizia di stato"

A Genova è stata inaugurata la nuova base operativa del Nucleo Centro Storico della Polizia Locale Genova all’interno della ex scuola Garaventa. Il Segretario nazionale e regionale del SIAP Roberto Traverso ha diffuso una nota in cui definisce l'apertura come "uno schiaffo al ruolo istituzionale della Polizia di Stato che a causa della mancanza di coordinamento istituzionale è destinata ad essere ridimensionata su un territorio dove la criminalità organizzata anche mafiosa gestisce un vasto mercato di stupefacenti che alimenta lo sfruttamento della prostituzione, estorsioni, riciclaggio e ricettazione".

"Nel 2016 il SIAP pubblicò un documento con il quale dopo aver raccolto più di 1000 firme, chiese conto all’allora Sindaco Doria sul perché non fu affidata alla Questura di Genova per dare spazio al Commissariato Centro di Piazza Matteotti (anche se ricordo e devo riconoscere che il presidente del Municipio Simone Leoncini cercò di evitare di far pagare la ristrutturazione al Ministero dell’Interno).

Sono passati sette anni da allora e tenendo conto della realtà, bisogna avere la coerenza di tirare le somme e prendere atto della situazione generale.

In questi anni il risultato è sotto gli occhi di tutti: il Commissariato Centro che da trent’anni opera dentro ad un angusto appartamento di Piazza Matteotti sparirà dal cuore del Centro Storico e si sposterà a Carignano, nella Caserma Pilo (quando? Chissà, quando i lavori nella casema dell’esercito, costati più di 6 milioni di euro finiranno).

Bisogna prenderne atto: La mancanza di coordinamento istituzionale tra Stato ed Enti locali, sul territorio ligure ed in particolare su quello genovese, non ha permesso di adeguare il delicato processo di collaborazione che necessariamente si è attivato sul territorio nazionale alla luce delle nuove competenze che sono state attribuite alla Polizie Locali (in attesa di una riforma definitiva) e dalla riorganizzazione della Polizia di Stato che, come noto, sta ridefinendo i propri organici e posti di funzione in modo da ricalibrare le proprie insostituibili competenze istituzionali, rafforzando la propria specificità e lasciando determinate competenze ad altri soggetti presenti in campo.

Ritengo che a Genova la situazione sia davvero preoccupante perché invece di trovare collaborazione registriamo un evidente 'sovrapposizione' e addirittura 'contrapposizione'.

Purtroppo sono i fatti che dimostrano questo:

La Scuola Garaventa e la nuova Centrale Operativa della Polizia Locale Genova sono esempi evidenti di questa situazione. Purtroppo in mancanza di un dialogo istituzionale, subito passivamente dalla Questura di Genova e dalla prefettura di Genova la Polizia di Stato dovrà necessariamente prendere decisioni drastiche per riuscire a garantire funzionalità ed efficacia ai propri servizi istituzionali visto che ormai ci siamo dovuti rassegnare al fatto che si debba rincorrere le scelte di un Comune di Genova - Genoa Municipality  che punta ad una militarizzazione del Centro Storico di Genova.

Per esempio si dovrà cominciare a pensare a ridurre le competenze dei Commissariati visto che non esiste nessuna volontà di ragionare su progetti su competenze di polizia amministrativa con il Comune.

Naturalmente l’auspicio è quello di registrare finalmente un segnale politico istituzionale che raccolga il nostro concreto ed oggettivo grido di allarme perché sono certo che Genova e la Liguria non meritino di essere relegate tra i fanalini di coda sul territorio nazionale sul fronte delle politiche sociali sulla sicurezza e  l’esempio della gestione del fenomeno dei 'minori non accompagnati' dimostrano perfettamente quanto sto dichiarando".

Redazione

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