Attualità - 08 gennaio 2023, 07:02

Meraviglie e leggende di Genova - Salita del Prione

A pochi passi dalle Torri di Porta Soprana, si trova la ripidissima salita, una delle principali vie della città. Ma a cosa deve il suo nome?

Si attraversa piazza Dante, dove un tempo sorgeva una parte del popoloso Borgo dei Lanaiuoli, si varca Porta Soprana, ancora oggi dominante sul piano di Sant’Andrea, e davanti si trova salita del Prione che scende ripida verso piazza delle Erbe.

Anticamente, questo asse viario era uno dei principali collegamenti al mare e alla zona di piazza San Giorgio; qui passavano le merci dei mercati, situati proprio alle Erbe, da e verso la città.

Una strada che per secoli è stata una delle principali vie ma che oggi, per via dei numerosi cambiamenti urbanistici che ha subito Genova per far posto a piazza Dante e al Centro dei Liguri, non si percepisce più come tale.

Prima scandita da botteghe di vari tipi, oggi popolata di locali e ristoranti, salita del Prione mette a dura prova il fiato e le gambe di chi la percorre.

Ma a cosa deve il suo nome?

Le ipotesi sono diverse: c’è chi vuole far risalire la denominazione alla grossa pietra, detta appunto Prion, utilizzata durante il periodo medievale per far conoscere alla popolazione i nuovi decreti.

Un banditore vi saliva sopra e a gran voce leggeva gli editti ai presenti, che velocemente si radunavano per ascoltare le disposizioni.

Altri, vista anche la pendenza, ritengono che il nome derivi da Pria/Prion, cioè la cima della collina di Sant’Andrea che proseguiva ancora per diverse decine di metri e che ospitava il carcere.

Una piccola curiosità: nel Dopoguerra qui si trovavano tantissime botteghe, molte di esse vendevano abbigliamento e oggetti usati contribuendo al detto che in salita del Prione si comprassero gli oggetti dei morti.