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Attualità | 05 gennaio 2023, 10:44

Quando a Genova si festeggiava la Befana del cantuné

Un’usanza non più in voga voleva che il giorno dell’Epifania si lasciassero omaggi di vario tipo ai vigili urbani impegnati a sorvegliare le strade e a regolare il traffico

Quando a Genova si festeggiava la Befana del cantuné

Oggi è un’usanza sconosciuta ai più, ma il giorno dell’Epifania era tipico lasciare omaggi ai Vigili Urbani ai piedi delle postazioni da cui regolavano il traffico.

I “cantuné”, i sorveglianti dei “cantoni”, gli angoli delle strade, svolgevano i loro compiti stando in piedi sulle loro “botti”, delle pedane circolari.

Un lavoro che non conosceva soste: sotto la pioggia battente o scaldati dal sole agostano, i Vigili Urbani, imperterriti, lavoravano per far funzionare la viabilità ed evitare caos nelle strade.

In occasione dell’Epifania i cittadini riconoscevano il loro impegno lasciando ai piedi delle botti bottiglie di vino, cibo di vario tipo e diversi doni.

L’usanza è rimasta in voga fino agli anni ’60 quando l’avvento dei semafori ha radicalmente cambiato il modo di andar per strada.

Tra i tanti immortalati a Genova a lasciar doni ai cantunè, anche Fausto Coppi, in uno dei suoi tanti passaggi in città.

Isabella Rizzitano

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