Eventi - 03 gennaio 2023, 18:08

Voltri, riapre al pubblico la magnifica Sala delle Conchiglie

Visite nello storico spazio di Villa Duchessa di Galliera il 6, il 7 e l’8 gennaio. Ospitò il banchetto nuziale tra Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, e la Principessa Maria Cristina di Savoia. Visitabile anche la mostra dedicata a Dickens e Genova

Ci sono dei bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Voltri 1 che fanno lezione dentro un’aula di straordinaria bellezza. Loro la possono vedere e vivere tutti i giorni, mentre gli adulti possono entrare all’interno della magnifica Sala delle Conchiglie di Villa Duchessa di Galliera solamente in occasione di aperture eccezionali. La prossima è fissata per il 6, il 7 e l’8 gennaio, dalla mattina e sino al tardo pomeriggio: un’occasione unica e da non perdere per uno degli ambienti più suggestivi del Palazzo Brignole-Sale. La bellezza unica della Sala, nel 1832 sede del banchetto nuziale fra Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie, e la Principessa Maria Cristina di Savoia, sarà godibile nell’allestimento scientificamente curato dai volontari delle associazioni Amici della Villa Duchessa di Galliera e A.P.S. Sistema Paesaggio, facenti parte dell’A.T.I. che ha in concessione dal Comune di Genova la gestione delle parti più preziose del Parco storico più grande della Liguria.

Le visite si possono prenotare a questo link: https://www.happyticket.it/genova/acquista-biglietti/233935-visita-sala-delle-conchiglie-mostra-dickens.htm, oppure al contatto WhatsApp 327 9235389. Gli orari: il 6 gennaio dalle 14 alle 17; il 7 gennaio dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17; l’8 gennaio dalle 10 alle 14.

“Questa - racconta Matteo Frulio, curatore scientifico del Parco di Villa Duchessa di Galliera - è l’unica sala in Liguria allestita come grotta: era una sala da pranzo per ospiti di rango elevato, impreziosita da conchiglie in ceramica di Albisola, pietra serpentina, tufo e vetri colorati. Ringrazio i volontari che consentono la realizzazione di questi eventi, così come Caterina Bruzzone dell’IC Voltri 1”. Il contributo per la visita è di sette euro e il ricavato sarà in parte destinato all’attività manutentiva operata dai volontari per il parco e per il palazzo. 

La Sala delle Conchiglie era, in realtà, la Sala da Pranzo riservata ai ricevimenti per gli ospiti voluta probabilmente da Anna Pieri Brignole Sale, dama di compagnia di Giuseppina, moglie di Napoleone. Posta nella parte terminale del percorso chiamato delle ‘Sale di Società’, rappresenta oggi un unicum nel suo genere. Esistono certamente ninfei e sale a grotta nei giardini, tuttavia una sala da pranzo realizzata con queste tecniche risulta ad oggi esistente solo nel Palazzo di Villa Galliera e in Germania.

Le pareti sono rivestite di conchiglie di porcellana, tufo, serpentino e marmo bianco. Si intravedono poi inserti in rami di corallo e vetri tagliati sempre a forma di conchiglia. Realizzata attorno al 1780, la tradizione vuole che la decorazione sia da attribuire a Giuseppe Canepa (1721-1803), artista polimaterico, esperto quadraturista e artista che si ritrova spesso nei cantieri di Simone e Gaetano Cantone. È probabile che il progetto decorativo sia da attribuire proprio ai Cantone, anche se la forma delle conchiglie, la disposizione delle decorazioni rococò e molti altri segni distintivi sono simili, se non uguali, ad altri interventi sicuramente realizzati da Giuseppe Canepa.

Per cogliere appieno la scena in cui si ritrovavano gli ospiti, bisogna immaginare di trovarsi in un luogo in cui la luce delle finestre penetrava ‘toccando’ le migliaia di pietre e porcellane, creando un effetto assolutamente suggestivo con continui e cangianti riflessi. Una sensazione amplificata dalla presenza dell’acqua della fontana che dava l’idea di trovarsi a tutti gli effetti in uno scenario naturale che dialoga con il giardino antistante. Per questo motivo, una parte della visita si svolgerà solamente con la luce naturale e quella ancora più suggestiva delle candele.

Gli ospiti dei ricevimenti furono Maria Cristina di Savoia e Ferdinando II di Borbone in occasione delle nozze reali celebrate all’Acquasanta (Maria Cristina è stata proclamata Beata nel maggio del 2016), Francesco I di Prussia, i re d’Italia, la figlia della regina Vittoria d’Inghilterra e dignitari provenienti da tutta Europa.

Dopo la Seconda guerra mondiale la sala fu abbandonata per più di un decennio quando, a seguito di un vero e proprio battage mediatico, fu deciso di occuparla con un’aula scolastica. Ecco perché attualmente è utilizzata dalla scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Voltri 1.

L’apertura straordinaria della sala più suggestiva e preziosa del palazzo di Villa Duchessa di Galliera è un evento rarissimo, che bisogna cogliere per riscoprire un gioiello nascosto, unico nel rococò genovese, in cui l’arte delle grotte si intreccia con quella decorativa.

Contestualmente, sempre alla Villa Duchessa, si può visitare anche la mostra ‘Genova e il Natale con gli occhi di Dickens’ ospitata, invece, nel Teatro Storico. “L’esposizione - racconta Matteo Frulio, che la cura insieme a Marco Cazzulo - prende spunto proprio dal libro ‘Le Campane’. Dickens dimostra di guardare la città con occhi completamente differenti rispetto a tutti gli autori che lo avevano preceduto. Parla di Strada Nuova, ovvero l’attuale via Garibaldi, ma anche di luoghi meno conosciuti e, soprattutto, si sofferma sulle persone, le descrive, dimostra di essersi pienamente innamorato di Genova. Nella mostra a Villa Duchessa ripercorriamo le tappe di questo amore e lo facciamo anzitutto attraverso gli acquerelli del principale acquarellista di quell’epoca, ovvero Luigi Garibbo. Ci sono vedute usuali di Genova e altre meno usuali: la città vista dai monti, la città presa dai vicoli, le campagne intorno. Garibbo è in uno speciale rapporto, secondo noi, con la Genova che vuole indagare Dickens”.

È così che gli Amici di Villa Duchessa hanno ricostruito ‘Canto di Natale’ e il mondo del suo autore. ‘Genova e il Natale con gli occhi di Dickens’, questo il titolo dell’iniziativa, è allestita presso il Teatro della Villa Duchessa di Galliera e rappresenta un importante evento a livello nazionale e internazionale che vede tra i patrocinatori della mostra il Charles Dickens Museum di Londra, grazie al supporto fondamentale della filiale italiana della Dickens Fellowship. Oltre agli Amici della Villa Duchessa figura tra gli organizzatori anche Aps Sistema Paesaggio, che si occupa della gestione del complesso artistico e architettonico di Voltri.

Particolare attenzione viene dedicata al rapporto tra Charles Dickens e Giuseppe Mazzini durante l’esilio di quest’ultimo nella capitale londinese. Il pannello della mostra, a cura di Marzia Dati, presidente della filiale carrarese della Dickens Fellowship, è dedicato proprio al rapporto tra queste due straordinarie personalità e al supporto di Dickens alla scuola per emigrati italiani fondata da Mazzini a Londra, e ancora, alla critica sociale e alle frequentazioni genovesi di Dickens con l’aristocrazia genovese.