Si riaccende lo scontro politico sulla sanità ligure dopo le code di ambulanze davanti al pronto soccorso del Galliera.
Il presidente Giovanni Toti e l’assessore Angelo Gratarola hanno evidenziato alcune criticità organizzative all’interno della struttura ospedaliera che provocherebbe appunto le lunghe code davanti al pronto soccorso che si sono registrate anche nei giorni scorsi.
Critico il consigliere regionale Gianni Pastorino che attacca la Giunta Toti, colpevole di scaricare ogni responsabilità sui lavoratori della struttura ospedaliera:
“Le parole dell’Assessore colpiscono non tanto per la questione della riorganizzazione interna che si aprirà dal 2 gennaio ma perché sembra voglia scaricare la responsabilità delle code di ambulanze sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ricordo all’Assessore che i gruppi dirigenti delle strutture ospedaliere sono nominati dalla Regione, credo dunque sia giusto che la politica si prenda le proprie responsabilità se si registrano criticità come è avvenuto nei giorni scorsi.
Se gli spazi all’interno del pronto soccorso non sono adeguati non è certo colpa dei lavoratori e delle lavoratrici. Toti e Gratarola dovrebbero sapere che il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (Rspp) ha stabilito una capienza massima di 47 barelle per l’area del pronto soccorso del Galliera. Nello specifico parliamo di 42 posti per le barelle (di cui 2 non utilizzabili fino alla fine dei lavori di sistemazione del parapetto) e altri 5 ricavati dai box per le visite e per i codici rossi.
A questo aggiungiamo poi che in tutti gli ospedali genovesi ci risultano essere posti letto inutilizzati nei reparti (al Galliera sono decine e decine). Anche questa una scelta operata dalle direzioni generali dei vari ospedali che impedisce lo svuotamento dei pronto soccorso.
Dunque, come dicono anche i numeri, una situazione difficile per mancanza di spazi e con personale sanitario sotto organico e allo stremo delle forze.
Inoltre apprendiamo che la direzione generale dell’ospedale sembra aver disposto di andare oltre le 47 barelle previste dal Rspp. Se così fosse si tratterebbe di una decisione gravissima che non solo sconfesserebbe quanto previsto dal Rspp per le competenze affidategli dalla legge ma provocherebbe ulteriori disagi con un maggior carico di lavoro per i professionisti impegnati nella struttura.
Se non sbaglio però fino a ieri erano 200 i pazienti che hanno usufruito di questo servizio ed ora improvvisamente sono 500/600. Sarà mia premura fare chiarezza a riguardo e richiedere agli organi competenti con la maggiore precisone possibile quali sono stati i numeri effettivi di accessi ai Flu Point in questi giorni”.