È a rischio la prima di "Die Fledermaus" (Il pipistrello), l’operetta di Johann Strauss junior, prevista per sabato 31 dicembre: la Cgil ha infatti proclamato lo sciopero dei lavoratori del Teatro Carlo Felice. "Le motivazioni sono diverse - hanno dichiarato i sindacalisti - vanno bene i bandi di assunzione, ma avevamo chiesto di affrontare il tema dei lavoratori serali che da troppo tempo lavorano in maniera precaria e non abbiamo avuto risposte".
Fra i problemi riscontrati, ci sono gli investimenti effettuati nelle consulenze esterne, considerati eccessivi.
La proclamazione dello sciopero arriva dopo altre giornate di tensione: dopo le dimissioni di Roberto Pani, manca ancora la nomina del nuovo vicepresidente. Pani, non sempre in linea con il sovrintendente Claudio Orazi, ha scelto di lasciare l'incarico senza alcuna dichiarazione polemica, in punta di piedi.
In un comunicato la sovrintendenza del Teatro ha informato che il Consiglio d'indirizzo della Fondazione ha approvato il bilancio che tuttavia era stato bocciato dal Collegio dei revisori: due su tre componenti avevano votato contro. Le ragioni della bocciatura sono diverse: dall'eccessivo ritardo nelle tempistiche di pagamento dei fornitori e dei dipendenti, alla sensibile differenza fra gli incassi effettivi e quelli in precedenza stimati, fino alla politica di svendita dei biglietti, spesso con donazioni gratuite anche in occasione di spettacoli di "punta" come la prima stagionale. Infine la politica delle consulenze economicamente impegnative oggetto di attenzione anche da parte della Procura.
Nel comunicato stampa del Teatro, si è parlato anche della prossima emanazione di bandi per 26 nuovi posti di lavoro così ripartiti: 9 professori d'orchestra, 11 artisti del coro e 6 tecnici che si aggiungono a 40 stabilizzazioni.