Una sorta di sipario che abbraccerà all’esterno il Teatro Nazionale di Genova. È questa l’idea che sta alla base della nuova facciata del teatro che sarà realizzata con i soldi del Fondo Strategico Regionale 2023 per un importo pari a 1 milione e 500 mila euro.
“Il Teatro Nazionale è tra le più importanti e prestigiose istituzioni teatrali di Genova e della Liguria - dichiara il presidente e assessore alla Cultura di Regione Liguria Giovanni Toti - Per questo motivo, d’accordo con il direttore Livermore, non abbiamo voluto lasciarci scappare l’occasione di contribuire al restyling della facciata del Teatro, che non rappresenta banalmente un intervento di restauro, ma di innovazione e trasformazione della stessa in una finestra artistica e interattiva sulla città per comunicare al pubblico, con un forte impatto visivo, le emozioni, l’arte, il divertimento, la commozione che si vivono sul palcoscenico di questo splendido Teatro.
I fondi destinati al restyling della facciata del Nazionale sono un maxi investimento con cui valorizzare il nostro patrimonio culturale come asset strategico di sviluppo del territorio e formidabile attrattore turistico. In questo senso Regione Liguria continuerà a puntare su interventi strutturali per i nostri teatri e musei da rendere sempre più moderni, sostenibili e accessibili a tutti. Un obiettivo ambizioso che raggiungeremo presto grazie anche ai fondi aggiuntivi di Regione stanziati in bilancio che saranno finalizzati nella prossima riunione del Comitato di indirizzo del Fondo Strategico Regionale”.
Attraverso un intervento di warping (rivestimento) della facciata, progettato dallo studio Giò Forma, il teatro diventa un’architettura autonoma sempre rispettosa del contesto ma con un suo linguaggio originale: un oggetto che comunica teatro, aggregazione e celebrazione.
Lo scopo principale è di conferire dignità e autonomia a un luogo che produce contenuti meravigliosi.
La forma del sipario è la crasi dei tre linguaggi principali del progetto: Il Teatro (il sipario della scena teatrale), Genova (le tele nautiche) e Ivo Chiesa (onorare il fondatore attraverso un parallelismo con la sua rivista storica Sipario).
“Una nuova immagine del teatro vuol dire comunicare in maniera diversa quello che è il Teatro Nazionale per questo territorio - spiega il direttore del Teatro Nazionale Davide Livermore - Sarà una sorta di rivalutazione non solo dell’edificio da un punto di vista esterno ma anche anche dell’edificio stesso, inserito in questo contesto urbano. Vogliamo essere attrattivi al massimo delle nostre possibilità perché il teatro deve fare questo nella restituzione di quello che è l’arte che si esprime in un palcoscenico verso la società e le persone che sono i veri proprietari di questo edificio e di questo teatro”.