“Manca qualcosina per l’antipasto”. Nei giorni scorsi, nel pieno dei preparativi per il pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, in quel di Pra’, nel Ponente genovese, si è fatto l’elenco di cosa c’era e di cosa ancora non c’era, di cosa era a posto e di cosa andava messo a punto, visto che uno dei luoghi scelti per il grande convivio del 25 dicembre quest’anno è anche il Palamare, sulla Fascia di Rispetto.
È qui che si è visto come ci fossero primi piatti, secondi, contorni e dolce, per tutte le persone che arriveranno, per stare insieme in compagnia, per vivere un Natale in piena condivisione. “Manca qualcosina per l’antipasto”, e questa frase è stata prontamente raccolta e girata, in forma di richiesta, ai commercianti della delegazione.
Pra’ non si è mai sottratta, né mai si sottrae, quando c’è da mostrare solidarietà, quando c’è da gettare il cuore oltre l’ostacolo, quando c’è da tendere la mano. E così è stato pure questa volta: “Ci hanno chiesto se potevamo aiutare in qualche modo - racconta Mauro Rossi, presidente del Civ di Pra’ - e noi ci siamo rivolti ai forni del quartiere. Si è pensato in un primo tempo di ritirare l’invenduto e di portarlo al pranzo di Natale di Sant’Egidio, ma i fornai ci hanno spiegato che la mattina di Natale non c’è alcun tipo d’invenduto, e poi non ce l’avremmo fatta come tempi. Così si è passati alla seconda opzione: i forni prepareranno appositamente dei prodotti salati per il pranzo di Natale e noi come Civ abbiamo messo a disposizione una somma, visto che ci era rimasto un po’ di budget dai precedenti eventi. Ognuno ha fatto la sua parte: noi come commercianti e i fornai che daranno i loro prodotti facendoci pagare una cifra assolutamente simbolica”.
Ad aderire sono stati ‘Il forno di Pra’ di Angelo Doglio e il ‘Panificio Rocco’ di Rocco Darretta: prepareranno per il pranzo di Sant’Egidio al Palamare di Pra’ teglie di focaccia alla genovese, di focaccia al formaggio e di pizza, “mentre come Civ abbiamo provveduto ad acquistare anche quindici sacchi di patatine di vario genere e sei sacchi di caramelle”.
Quel che mancava per l’antipasto è diventato più di “qualcosina” e i due fornai hanno avuto l’accortezza di panificare per tutti: “Nei loro prodotti non c’è strutto, così le focacce e le pizze potranno essere consumate pure dagli ospiti di religione musulmana”.
È bello raccontare questo gesto di generosità del Civ di Pra’, un gruppo di commercianti che, nonostante i tempi difficili, tiene in alto la bandiera della delegazione, anche grazie alle belle luminarie natalizie che sono state stese in via Pra’ e in via Fusinato, anche grazie ai mercatini e alle iniziative per i bambini, come il trenino di Babbo Natale.
Proprio oggi pomeriggio, è andato in scena l’ultimo degli appuntamenti prenatalizi: anche a Pra’, chiudendo un giro che ha toccato tutte le zone della ‘grande Genova’, è arrivata la slitta futuristica di Babbo Natale, una delle proposte ideate dal Comune di Genova per le festività 2022, anno in cui Genova è stata designata come ‘Capitale del Natale’.
Sulla capitale della generosità, invece, non occorrono designazioni: perché certe persone sanno esserlo sempre. Sempre e comunque. A Pra’ lo sanno perfettamente. Quando ha scelto il Palamare, Sant’Egidio ha scelto molto, ma molto bene.