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Municipio Ponente | 24 dicembre 2022, 18:28

Pra’, i commercianti del Civ sostengono il pranzo di Sant’Egidio

Il presidente Mauro Rossi: “Siamo venuti a sapere che mancava qualcosa per l’antipasto. Due forni della delegazione hanno risposto positivamente, noi abbiamo impiegato alcune risorse che ci erano avanzate”

Pra’, i commercianti del Civ sostengono il pranzo di Sant’Egidio

“Manca qualcosina per l’antipasto”. Nei giorni scorsi, nel pieno dei preparativi per il pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, in quel di Pra’, nel Ponente genovese, si è fatto l’elenco di cosa c’era e di cosa ancora non c’era, di cosa era a posto e di cosa andava messo a punto, visto che uno dei luoghi scelti per il grande convivio del 25 dicembre quest’anno è anche il Palamare, sulla Fascia di Rispetto.

È qui che si è visto come ci fossero primi piatti, secondi, contorni e dolce, per tutte le persone che arriveranno, per stare insieme in compagnia, per vivere un Natale in piena condivisione. “Manca qualcosina per l’antipasto”, e questa frase è stata prontamente raccolta e girata, in forma di richiesta, ai commercianti della delegazione.

Pra’ non si è mai sottratta, né mai si sottrae, quando c’è da mostrare solidarietà, quando c’è da gettare il cuore oltre l’ostacolo, quando c’è da tendere la mano. E così è stato pure questa volta: “Ci hanno chiesto se potevamo aiutare in qualche modo - racconta Mauro Rossi, presidente del Civ di Pra’ - e noi ci siamo rivolti ai forni del quartiere. Si è pensato in un primo tempo di ritirare l’invenduto e di portarlo al pranzo di Natale di Sant’Egidio, ma i fornai ci hanno spiegato che la mattina di Natale non c’è alcun tipo d’invenduto, e poi non ce l’avremmo fatta come tempi. Così si è passati alla seconda opzione: i forni prepareranno appositamente dei prodotti salati per il pranzo di Natale e noi come Civ abbiamo messo a disposizione una somma, visto che ci era rimasto un po’ di budget dai precedenti eventi. Ognuno ha fatto la sua parte: noi come commercianti e i fornai che daranno i loro prodotti facendoci pagare una cifra assolutamente simbolica”.

Ad aderire sono stati ‘Il forno di Pra’ di Angelo Doglio e il ‘Panificio Rocco’ di Rocco Darretta: prepareranno per il pranzo di Sant’Egidio al Palamare di Pra’ teglie di focaccia alla genovese, di focaccia al formaggio e di pizza, “mentre come Civ abbiamo provveduto ad acquistare anche quindici sacchi di patatine di vario genere e sei sacchi di caramelle”.

Quel che mancava per l’antipasto è diventato più di “qualcosina” e i due fornai hanno avuto l’accortezza di panificare per tutti: “Nei loro prodotti non c’è strutto, così le focacce e le pizze potranno essere consumate pure dagli ospiti di religione musulmana”.

È bello raccontare questo gesto di generosità del Civ di Pra’, un gruppo di commercianti che, nonostante i tempi difficili, tiene in alto la bandiera della delegazione, anche grazie alle belle luminarie natalizie che sono state stese in via Pra’ e in via Fusinato, anche grazie ai mercatini e alle iniziative per i bambini, come il trenino di Babbo Natale.

Proprio oggi pomeriggio, è andato in scena l’ultimo degli appuntamenti prenatalizi: anche a Pra’, chiudendo un giro che ha toccato tutte le zone della ‘grande Genova’, è arrivata la slitta futuristica di Babbo Natale, una delle proposte ideate dal Comune di Genova per le festività 2022, anno in cui Genova è stata designata come ‘Capitale del Natale’.

Sulla capitale della generosità, invece, non occorrono designazioni: perché certe persone sanno esserlo sempre. Sempre e comunque. A Pra’ lo sanno perfettamente. Quando ha scelto il Palamare, Sant’Egidio ha scelto molto, ma molto bene.

Alberto Bruzzone

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