Si avvicinano le tradizionali cene e pranzi natalizi e in molti in queste ore girano in città, tra i banchetti dei mercati, per trovare gli ingredienti giusti o quelli mancanti.
C’è chi si attiene al rigido protocollo della tradizione regionale e chi invece preferisce sperimentare.
Sono numerose le proposte della tradizione ligure a riguardo: i maccheroni di Natale, detti “Natalin”. Sono una sorta di penne lisce a forma ovale che, secondo la tradizione, sono cotti in brodo di cappone e conditi con la salsiccia. Non possono mancare sulle tavole genovesi i ravioli con “u tuccu”, si tratta di un ripieno particolare di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano. Altrettanto immancabili sono i pansoti in salsa di noci, ripieni. di borragine e bietole.
Per quanto riguarda i secondi c’è il cappon magro con pesce e verdure da accompagnare con la salsa verde, la cima alla genovese, una “tasca” di pancia di vitello dove all’interno si inseriscono verdure e altri numerosi ingredienti.
Per dolce infine non dimentichiamo il pandolce, simbolo natalizio per eccellenza. Secondo la tradizione questo dolce figurava pure tra le portate natalizie del Doge, come dei Governatori delle varie colonie.
Tra gli intervistati c’è anche chi preferisce altri piatti, un modo magari per ricordare le proprie origini lontane dalla Liguria e mantenere vivo quel legame con la propria regione o il proprio Paese.
“Siamo indecisi su cosa fare perché nostra figlia sta per partorire e dunque il pranzo di Natale potrebbe saltare - dice con gioia una coppia originaria di Salerno - Solitamente la vigilia abbiamo un menù di pesce (frittura, pesce al sale, spaghetti con le vongole) mentre il giorno dopo carne. Ci piace trasferire la nostra cucina qui e, allo stesso tempo, portare qualcosa da Genova”.
C’è infine chi propone piatti oltre confine come il “kutia”, una sorta di porridge ucraino di frutta secca. Si tratta di un piatto speciale tradizionalmente preparato come parte della cena Ucraina della Vigilia di Natale e in molti paesi dell'Europa dell'Est. Infatti, è tipico in Ucraina, Bielorussia, Polonia, è molto popolare in Russia e dolci similari si trovano anche in Libano e Grecia.