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Attualità | 17 dicembre 2022, 13:23

Sentiero ciclopedonale tra Forte Begato e Sampierdarena, arriva il via libera del Comune

L’intervento prevede anche la riqualificazione dell’acquedotto tra via delle Ginestre e via Di Pino a Molassana

Sentiero ciclopedonale tra Forte Begato e Sampierdarena, arriva il via libera del Comune

Approvati, su proposta del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi e del consigliere delegato allo Sviluppo delle Vallate Alessio Bevilacqua, due progetti che riguardano la valorizzazione delle fortificazioni genovesi con sentieristica attrezzata, collegamenti tra vallate, la riqualificazione e la valorizzazione dell’acquedotto storico genovese.  

Aggiungiamo altri importanti tasselli nel disegno più ampio della valorizzazione della sentieristica del nostro entroterra e delle fortificazioni storiche che hanno ottenuto, ricordo, 70 milioni di euro dal ministero della Cultura – commenta il vicesindaco Piciocchi – il progetto di valorizzazione del sistema dei forti si fonda su due componenti che viaggiano in sinergia: il sistema di collegamento e di accessibilità delle fortificazioni e il recupero delle strutture storico-monumentali. I progetti approvati riguardano interventi tra forte Sperone-Begato e Forte Diamante e un primo lotto dell’acquedotto storico genovese, che in totale si snoda per 10 chilometri in Valbisagno. L’acquedotto è una meta molto cara ai genovesi e con enormi potenzialità per i turisti che potranno, una volta ultimati i lavori di miglioramento della percorribilità nei tratti che oggi presentano criticità, fruire di un’attrattiva importante alla scoperta del nostro bellissimo entroterra”. 

“L’impegno della nostra amministrazione sulla valorizzazione dell’entroterra è forte – commenta il consigliere delegato Bevilacqua – crediamo profondamente che dal rilancio delle nostre vallate potranno arrivare forti benefici sia dal punto di vista della difesa del paesaggio dal punto di vista idrogeologico sia delle ricadute sull’economia locale, evitando lo spopolamento, creando occasioni di lavoro per i giovani e valorizzando le peculiarità del territorio. Le fortificazioni e i sentieri di collegamento sono un bagaglio storico e culturale di enorme valore, sia per la loro estensione lungo i crinali delle principali vallate, Val Polcevera e Val Bisagno, sia per il numero e la conservazione delle fortificazioni stesse”.  

In particolare, è stato inserito nel piano triennale dei lavori pubblici 2023-25, l’intervento da circa 5,5 milioni di euro che riguarda il primo lotto della sentieristica tra Forte Begato e Sampierdarena, che comprende un sentiero ciclopedonale principale sul sistema dei Forti (Tenaglia, Crocetta, Belvedere e quattro torri) e collegamenti con le vallate circostanti con predisposizione di aree di sosta, valorizzazione delle fortificazioni e dell’ambiente naturale.   

L’attrattività della nostra sentieristica ha un trend crescente – commenta l’assessore allo Sport e al Turismo Alessandra Bianchi – sempre più turisti scelgono Genova come meta delle proprie vacanze perché può offrire un’ampia gamma di esperienze di turismo attivo che va dall’outdoor, tra mare e monti, fino all’enogastronomia tipica anche dell’entroterra. La valorizzazione dei percorsi, meta per gli appassionati di trekking e escursionisti, con cartellonistica e aree attrezzate, è fondamentale per intercettare flussi di turisti, che cercano percorsi culturali e paesaggistici per immergersi nella natura e nella storia, praticando anche sport all’aria aperta, dalla passeggiata slow al cicloturismo. Non solo: anche per lo sport outdoor genovese è importante il recupero e la valorizzazione della sentieristica: sempre più appassionati scelgono i sentieri per camminate e percorsi bike”.   

Il progetto definitivo, approvato dalla giunta, per la riqualificazione e valorizzazione del primo lotto di lavori sull’acquedotto storico comprende: due tratti a monte di via delle Ginestre a Genova est, il tratto di attraversamento del rio Costafredda (raggiungibile dalla località Molini di Trensasco e da via di Pino), il tratto in corrispondenza del ponte crollato a Ca’ de Rissi, raggiungibile da via di Pino. L’intervento è finanziato da 2 milioni di euro del Pnrr.  

Redazione


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