“Dopo tante promesse non mantenute, cogliamo favorevolmente la promessa dell’assessore Giampedrone, della presentazione a febbraio del Piano Sociale Integrato Regionale, che ricordiamo è scaduto nel 2015”, dichiara il consigliere regionale del Partito democratico Pippo Rossetti dopo la risposta in aula alla sua interrogazione sullo stato di avanzamento del Nuovo Piano Sociale Integrato.
“Da sempre - prosegue Rossetti - le Giunte Toti hanno abbandonato i servizi sociali, limitandosi a usare soldi nazionali su progetti che non hanno portato a strutturare e rinforzare la rete dei servizi che prendono in carica le persone e le accompagnano nei percorsi di autonomia e gestione dei problemi. La Regione ha colloquiato con i Comuni, primi responsabili dei servizi sociali, ma non è stata capace di coinvolgere nel processo di programmazione i soggetti del terzo settore, i centri per l’impiego e le aziende di edilizia popolare che dopo Sanità e Comuni sono enti fondamentali nel percorso. Perché le persone seguite dai servizi devono avere una casa ed essere aiutate a inserirsi nel mondo del lavoro. Dal 2015 a oggi il mondo è cambiato, oltre al Covid, i governi hanno introdotto molte misure di sostegno: reddito di cittadinanza, fondo per il Dopo di noi, il programma Vita indipendente, il Fondo contro le povertà e l'inclusione, il Fondo per i servizi per la fascia zero sei anni, il Fondo di solidarietà comunale”.
“Ora auspichiamo che il piano sociosanitario e il piano dei servizi sociali integrati vengano discussi contemporaneamente, perché i due atti di programmazione devono "parlarsi" tra loro e essere integrati”, conclude Rossetti.