- 14 dicembre 2022, 14:24

Incendio all'ospedale Santa Corona, l'autore del rogo giudicato capace di intendere e di volere

Questa la decisione del perito sul cittadino somalo senza fissa dimora che nel settembre 2022 aveva dato fuoco ad una stanza al terzo piano del Padiglione Chirurgico

Capace di intendere e volere. A conclusione dell'incidente probatorio il perito della Procura Gabriele Rocca ha preso questa decisione su Samir Lamaan cittadino somalo, che aveva appiccato l'incendio lo scorso 4 settembre 2022 al terzo piano del Padiglione Chirurgico che accoglie la degenze della struttura complessa Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.

Il cittadino somalo e senza fissa dimora, che si trovava ricoverato per una frattura al femore nel nosocomio pietrese dopo aver preso parte a una rissa in Piazza del Popolo a Savona, dopo essere stato individuato come potenziale colpevole dell'incendio, aveva manifestato ripetutamente l'intenzione di allontanarsi. Proprio per questo pericolo di fuga, unito a quello di reiterazione di reati simili, nei suoi confronti era stata applicata la custodia cautelare in carcere a Marassi con l'accusa di incendio doloso. 

Pare comunque che le fiamme siano scaturite da un accendino in prossimità di una bombola d'ossigeno. Fortunatamente il sistema antincendio di cui sono dotate le camere delle strutture ospedaliere, unito all'intervento tempestivo del personale e dei vigili del fuoco, ha evitato che si propagasse al resto della palazzina.

A seguito del rogo era mancato Franco Arrigoni, 94enne originario di Vercelli e due settimane dopo anche una donna con l'Asl2 che aveva specificato che il quadro clinico che aveva portato al decesso non appariva correlabile con il rogo.

Per entrambi era stato comunque disposto l'esame autoptico da parte del Pubblico Ministero Elisa Milocco. Proprio la Pm sarebbe in attesa di acquisire ulteriori documenti clinici dei pazienti presenti nel reparto per poter formulare le imputazioni.

Tre mesi fa a seguito dei primi accertamenti sul luogo dell'incendio da parte dei vigili del fuoco utili a verificare l’agibilità dei locali e i danni strutturali conseguenti al rogo era stata notificata l’inagibilità di tutto il corpo principale del Padiglione Chirurgico, ad esclusione dell’emilato Levante del 4° piano.

L'Asl2 aveva così disposto di procedere alle operazioni propedeutiche ai lavori di ripristino strutturali della stanza interessata dall’incendio e delle stanze adiacenti al piano, "concernenti in prove di carico sui solai ed indagini strutturali distruttive e non distruttive".

L'azienda sanitaria locale savonese aveva inoltre nominato un consulente tecnico di parte, l'ingegner Marco Sartini, con esperienza in esplosioni ed incendi, che presenzi ed assista agli accertamenti in parola e coadiuvi con il consulente nominato dalla Procura, il dottor Oscar Ghizzoni.

"La stanza è ancora sotto sequestro e stiamo lavorando per procedere ad una bonifica e alle ripresa delle attività che non hanno potuto riprendere, speriamo di poterlo fare a breve" ha detto il direttore generale dell'Asl2 Marco Damonte Prioli.