Lo scorso febbraio l’amministrazione comunale aveva annunciato il via i lavori nell'ex mercato di via Bologna dove sorgerà un nuovo centro del riuso.
Ad oggi però gli interventi vanno a rilento a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. La questione è stata sollevata oggi in Sala Rossa dalla consigliera d’opposizione Monica Russo (Pd).
“I soldi ci sono, si tratta di 400 mila euro e già nei mesi precedenti si era proceduto all’affidamento dei lavori - spiega in consiglio comunale l’assessore all’ambiente Matteo Campora - C’è stato un ritardo dovuto ad una dialettica tra Amiu e l’appaltatore perché nel frattempo ci sono stati degli incrementi di costi delle materie prime. Vi è una trattativa che è in corso di definizione per andare ad individuare i costi in più rispetto a quelli indicati nell’appalto.
Circa un mese fa ho avuto modo di fare una riunione con Amiu sulla questione: è stato assicurato che stanno addivenendo ad una soluzione.
A gennaio si potranno riavviare i lavori. Il progetto c’è, i soldi ci sono, è un progetto che porterà ad avere il centro del riuso più importante della città e servirà a riqualificare la zona con uno spazio fruibile per le associazioni.
Siamo in ritardo, questo è vero ma cercheremo di recuperare il tempo perduto”.
Secondo il progetto iniziale l'edificio anni Cinquanta, di quasi 300 metri quadrati, sarà ridipinto dell’originario colore granata, verranno recuperate e restaurate le formelle di vetrocemento della facciata mentre sul tetto sono previsti interventi di efficientamento energetico. Comprenderà un’area espositiva di 165 metri quadrati - divisa in due settori - dove esporre i mobili e gli oggetti portati dal pubblico, un’area eventi, un’altra di ritrovo e incontri, magazzino esterno ed ufficio. Il vecchio accesso su via Bologna diventerà la grande vetrina delle attività svolte all’interno.
“A gennaio non mancherò di chiedere se effettivamente l’avvio di questi lavori c’è oppure no - risponde la consigliera Russo - Questo genere di trattativa ha portato via già troppo tempo. La zona manca di spazi pubblici gratuiti per le associazioni dove fare le attività”.