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Municipio Ponente | 09 dicembre 2022, 15:43

Voltri, aperto per le visite lo splendido Presepe storico della Duchessa di Galliera

Si potrà ammirare presso il Santuario delle Grazie sino al prossimo 8 gennaio, con orario dalle 9 alle 17. Realizzate dall’artista Paolo Navone, della scuola del Maragliano, le statuine sono state restaurate di recente

Voltri, aperto per le visite lo splendido Presepe storico della Duchessa di Galliera

Per tutte le festività natalizie, e quindi sino al prossimo 8 gennaio, presso la Villa Duchessa di Galliera di Voltri, gioiello del Ponente genovese con annesso lo splendido parco, si potrà ammirare l’altrettanto splendido Presepe storico della Duchessa di Galliera, che si trova al Santuario delle Grazie, in cima al complesso. Si tratta di una delle testimonianze più preziose dell’arte presepiale ligure e per questo, ogni volta che il Presepe della Duchessa viene esposto, si tratta di un grande evento. 

Realizzate dall’artista Paolo Navone, della scuola del Maragliano, le statuine sono il vanto della popolazione voltrese e tesoro prezioso del convento che sorge sulle colline del Parco storico di Villa Duchessa di Galliera. Dopo un lungo e minuzioso restauro, effettuato dalle restauratrici delle Scuole Pie di Genova, sono tornate l’anno scorso nel luogo dove da sempre sono custodite. Nel mezzo, tra restauro e ritorno, un passaggio alla bellissima Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, in piazza Pellicceria, nel centro storico di Genova. 

Il Presepe è caratterizzato da una commistione tra scuola genovese e scuola napoletana, resa evidente dal diverso utilizzo di legno e canapa. Molto curate e preziose le vesti dei vari personaggi: abiti ricercati, molti ancora originali, per la cui realizzazione la stessa Duchessa donò stoffe pregiatissime. 

Sulla base delle ricerche dello studioso della Soprintendenza Giulio Sommariva, questo insieme è costituito da un nucleo eterogeneo di sculture, numerose ascrivibili alla scuola genovese e in particolare a Pasquale Navone (Genova, 1746-1791), alcune realizzate in ambito napoletano nel Seicento e nel Settecento, altre ancora di fattura successiva; opere tutte interessate da interventi che avevano in parte sminuito la loro qualità esecutiva e contraddistinte da uno stato conservativo che ha reso necessaria la predisposizione di uno specifico progetto di restauro.

Maria Brignole Sale e il figlio Filippo De Ferrari promossero presso l’edificio di Voltri numerosi cantieri. In particolare, Filippo commissionò l’edificazione nel 1895 di un ambiente appositamente destinato all’esposizione del Presepe. Il rapporto privilegiato instaurato dalla famiglia con il Santuario Voltrese è attestato anche dai numerosi doni destinati al convento, tra i quali deve annoverarsi il Presepe. Per la visita è gradita un’offerta, che sarà devoluta per la manutenzione del Santuario delle Grazie. Orario dalle 9 alle 17.

Inoltre, sempre a Villa Duchessa di Galliera, il 6, 7 e 8 gennaio, si terrà l’apertura straordinaria della Sala delle Conchiglie. Si tratta della Sala da Pranzo riservata ai ricevimenti per gli ospiti, voluta probabilmente da Anna Pieri Brignole Sale, dama di compagnia di Giuseppina, moglie di Napoleone. Posta nella parte terminale del percorso chiamato delle ‘Sale di Società’, rappresenta oggi un unicum nel suo genere. Esistono certamente ninfei e sale a grotta nei giardini, tuttavia una sala da pranzo realizzata con queste tecniche risulta ad oggi esistente solo nel Palazzo di Villa Galliera e in Germania.

Le pareti sono rivestite di conchiglie di porcellana, tufo, serpentino e marmo bianco. Si intravedono poi inserti in rami di corallo e vetri tagliati sempre a forma di conchiglia. Realizzata attorno al 1780, la tradizione vuole che la decorazione sia da attribuire a Giuseppe Canepa (1721-1803), artista polimaterico, esperto quadraturista e artista che si ritrova spesso nei cantieri di Simone e Gaetano Cantone. È probabile che il progetto decorativo sia da attribuire proprio ai Cantone, anche se la forma delle conchiglie, la disposizione delle decorazioni rococò e molti altri segni distintivi sono simili, se non uguali, ad altri interventi sicuramente realizzati da Giuseppe Canepa.

Per cogliere appieno la scena in cui si ritrovavano gli ospiti, bisogna immaginare di trovarsi in un luogo in cui la luce delle finestre penetrava ‘toccando’ le migliaia di pietre e porcellane, creando un effetto assolutamente suggestivo con continui e cangianti riflessi. Una sensazione amplificata dalla presenza dell’acqua della fontana che dava l’idea di trovarsi a tutti gli effetti in uno scenario naturale che dialoga con il giardino antistante. Per questo motivo, una parte della visita si svolgerà solamente con la luce naturale e quella ancora più suggestiva delle candele.

Alberto Bruzzone

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