Al via, e sino al 7 gennaio, la mostra “Incontrarsi…” dello scultore Andrea Copello, del pittore Stefano Parodi e del fotografo Paolo Repetto, che sarà inaugurata sabato 10 dicembre alle ore 17 presso la Galleria G.F. Grasso in Piazza San Giovanni 3.
Si tratta di una sorta di sfida in cui i tre artisti, amici, hanno deciso di cimentarsi. Le loro arti, diversa l’una dall’altra, si differenziano per personalità e per tecnica.
Sarà un modo per incontrarsi, per dare libero sfogo “alla voglia di vedersi per parlare d’arte: un’idea comune...la cultura alimenta la pace” commentano i tre.
Andrea Copello, diplomatosi all’Istituto d’Arte di Chiavari si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si laurea nel 1991 con la tesi “La geometria della scultura”.
“Attraverso la scultura il mio pensiero prende vita. Il filo che lega le mie opere è dato da linee pulite, spigoli vivi che si susseguono creando geometrie più o meno complesse, sempre studiate nelle loro forze espressive.
Nelle forme si intravedono spesso numeri, che nel mio immaginario rappresentano l’uomo nei suoi rapporti, nel complesso intrigo di vite che si incastrano come in un puzzle, sovrapponendosi, sfiorandosi,
deformandosi e legandosi”- lo scultore descrive così la sua arte.
Stefano Parodi, dopo diverse collaborazioni con case editrici, in qualità di fumettista, si avvicina alla pittura da autodidatta, inizialmente con il figurativo, fino ad approdare ad una pittura più libera e gestuale che lo
porterà ad abbracciare l’arte informale e l’espressionismo astratto.
“L’inizio di un dipinto non è altro che l’inizio di un percorso verso un qualcosa che alla fine si rivela, ma che ancora non conosco...”- dichiara il pittore.
Paolo Repetto, lavagnese, ha vinto il premio "CHROMIC" nel 2011, il premio per l'arte contemporanea Bibbiena 2012 “Nocivelli”, il premio per l'arte contemporanea, con menzione d'onore e Brescia, il "ARTWALL" per l'arte contemporanea ad Alessandria. Nel 2013, nel contesto della Mostra del Tigullio", ha vinto il premio per l'arte contemporanea e nel 2021 il premio ArtKey ad Agropoli.
“Le mie opere trattano dello spazio vuoto–l'assenza e la presenza–che si impossessa di tutti i luoghi costruiti dall'uomo e per l'uomo; luoghi abbandonati attraverso una suggestiva interpretazione diventano set esistenziali".