Nell’ambito del XII Congresso Filt Cgil Genova tenutosi il 5 e 6 dicembre presso Villa Bombrini è stato eletto Enrico Poggi Segretario Generale della Filt Cgil di Genova.
L’elezione di oggi è una conferma per Poggi che ricopre il ruolo dal 2017. Nato nel 1971 a Genova, è sposato e ha due figli.
Dopo essersi diplomato all’Istituto tecnico nautico, nel 1989 entra a lavorare in una delle aziende delle Riparazioni Navali del Porto di Genova in qualità di aggiustatoe saldatore. Qui si iscrive alla Fiom Cgil, tessera che lascia per iscriversi alla Filt Cgil quando nel 1994 entra al VTE in qualità di operaio polivalente specializzato e gruista. Nel 2002 viene eletto nella rappresentanza sindacale unitaria e sino al 2010 è delegato del sindacato Cgil dei trasporti per la sua azienda dove segue le questioni interne legate al contratto e all’organizzazione del lavoro. A livello nazionale viene inserito nella delegazione trattante del rinnovo del contratto nazionale dei porti ed entra a far parte della Commissione del sindacato sui Lavori Usuranti.
Sono gli anni in cui, tra il 2007 e il 2008, anche il Porto di Genova risente della crisi economica internazionale e delle conseguenti riorganizzazioni.Nel 2010 viene infine distaccato presso la Filt Cgil dove gli viene attribuita la delega alla portualità e già dal 2007 partecipa alla nascita degli rls di sito (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza).
Nel 2017 la categoria gli affida, in qualità di Segretario Generale, la responsabilità della Filt che rappresenta il variegato mondo dei trasporti e che si occupa della tutela dei diritti dei lavoratori del Porto più importante del Paese, incarico che gli è stato confermato dall’Assemblea Generale nel 2018 e nuovamente oggi al termine del Congresso Provinciale. A margine dell’incontro Poggi ha dichiarato: “La nuova rete infrastrutturale che stiamo chiedendo da anni si sta piano piano concretizzando: potenziamento della portualità con la nuova diga foranea, delle rete autostradale con la Gronda di ponente e ferroviaria con gli investimenti sul nodo genovese. Tutte opere indispensabili a mantenere e potenziare lo sviluppo economico e occupazionale della nostra città. L’impegno della categoria che rappresento è quello di battersi e lottare affinchè le profonde trasformazioni della città si accompagnino ai diritti di lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo. Solo così saremo in grado di tutelare le migliaia di iscritti che rappresentiamo e con essi anche tutto il resto di chi opera nel grande mondo dei trasporti e della logistica – e conclude – anche sulla mobilità pubblica si deve fare di più e meglio: la sfida che come società dobbiamo vincere è quella di coniugare finalmente il diritto alla mobilità dei cittadini con la salvaguardia dell’ambiente".