La prima volta in cui si è parlato di riqualificare l’area ex Verrina, alle porte di Voltri, nel Ponente genovese, è stato nel 2011. Sono passati quasi dodici anni e il destino di questa ex fonderia è ancora scritto sulla carta, nonostante i lavori di bonifica del terreno proseguano e la direzione sia ormai tracciata.
Il problema, però, è che la direzione tracciata più di dieci anni fa poco si adatta all’attuale scenario sia economico, sia urbanistico, sia demografico. È questa la posizione da parte di Ascom Confcommercio Genova rispetto alla destinazione dell’ex Verrina.
L’area è di oltre ventimila metri quadrati, è stata acquistata dal gruppo Panorama e sin dall’inizio la prospettiva è quella di spostare il supermercato Pam da via Don Giovanni Verità a questo nuovo contesto, una volta che sarà riqualificato con una quota di edilizia residenziale, parcheggi pubblici, spazi verdi per la cittadinanza e superfici commerciali.
L’iter sta andando avanti e, nei giorni scorsi, si è tenuta una conferenza dei servizi a Palazzo Tursi, alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti dei commercianti. “Quello che andava bene dieci anni fa, non va più bene adesso, sono cambiate le esigenze ed è cambiato soprattutto lo scenario”, avverte Oscar Cattaneo, vice presidente di Ascom Genova.
È l’ennesimo terreno di frizione (se non proprio di scontro) tra pubblica amministrazione e negozianti. E questa volta non c’entra Esselunga: “C’entra un modo di vedere il futuro di questa città e di programmarlo che noi non condividiamo. Che senso hanno un nuovo supermercato di oltre quattromila metri quadrati e delle nuove abitazioni in un contesto urbano dove i residenti scendono e con l’attuale contrazione dei consumi? Non conosciamo nel dettaglio il progetto: ci risulta solamente che la nuova Pam farà parte delle grandi strutture di vendita e che sotto alle abitazioni sono previsti altri spazi commerciali. E allora ci chiediamo che ne sarà del piccolo commercio di bottega di Voltri”.
Si è sempre parlato di trasloco della Pam da via Don Giovanni Verità all’ex Verrina, “ma nelle carte ufficiali si parla di nuovo insediamento e non più di trasferimento. Che cosa succederà nell’ex supermercato? Il Comune ha firmato un impegno a chiuderlo, ma poi si riuscirà a mantenere questo impegno?”.
Secondo Cattaneo, “Genova sta facendo il contrario di quanto stanno facendo altre città: qui si appoggia la grande distribuzione, con le Esselunga a Sestri e a San Benigno, con la Coop nelle aree ex Esaote e con la probabile nuova Coop a Voltri, con questa maxi superficie di vendita della Pam; da tutte le altre parti ci si è resi conto che è molto meglio puntare su piccoli supermercati all’interno dei centri più urbanizzati”.
Il vicepresidente di Ascom Genova ricorda: “Dopo un lungo periodo di fermo, in questi ultimi mesi la domanda di autorizzazione è stata presentata al Comune e dopo varie richieste di integrazioni da parte dei competenti uffici della Regione Liguria, si è svolta la prima conferenza dei servizi durante la quale è stato presentato il progetto che sarà realizzato e che vedrà tra le opere urbane anche la realizzazione di una strada per migliorare la viabilità da e verso il Passo del Turchino. Un’area così grande con una struttura di quattromila metri quadrati alimentare e non e, successivamente, altri negozi al piano terreno dei complessi abitativi, diventerà un quartiere nel quartiere. Quale sarà l’impatto sul traffico? E quale sarà il destino delle attività economiche esistenti? Siamo ancora una volta in presenza della rivitalizzazione di un’area dismessa attraverso un insediamento di grande struttura di vendita”. Ma, essendo mutato il contesto, i commercianti chiedono “di rivedere il progetto, di ripensarlo per evitare di sacrificare ulteriori negozi e ulteriori posti di lavoro, per poi accorgersi di aver sbagliato strategia”.