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Eventi | 30 novembre 2022, 17:39

Blues. La musica del diavolo", mercoledì alla Feltrinelli la presentazione del nuovo libro di Pellegrini

Il saggio del musicista e scrittore genovese è un viaggio nella musica blues grazie alle biografie di trenta tra gli artisti più significativi del genere

Blues. La musica del diavolo", mercoledì alla Feltrinelli la presentazione del nuovo libro di Pellegrini

Mercoledì 7 dicembre, ore 18, presso La Feltrinelli Genova (Via Ceccardi 18/24R, 16121 Genova) si svolgerà la presentazione di "Blues. La musica del diavolo", il nuovo saggio edito da Diarkos, a firma del musicista e scrittore genovese Antonio Pellegrini. Il volume conduce il lettore in un viaggio nella musica blues, attraverso le biografie di trenta tra i bluesmen più significativi della storia del genere. L’incontro sarà moderato da Paola Popa, organizzatrice di eventi musicali e conduttrice tv.

Il blues, fin dalle origini, veniva considerato la “musica del diavolo”: suonarlo era ritenuto, da predicatori e benpensanti, un peccato. In realtà, questo genere è una vera medicina dell'anima. Nato nel profondo Sud degli Stati Uniti dai discendenti degli schiavi neri, è un canto di liberazione urlato verso il cielo. Non solo una musica, ma uno stato d'animo immortale, capace di dare origine al rock, jazz e tanti altri generi, continuando a svolgere la sua opera taumaturgica. Il libro raccoglie le storie dei bluesmen più significativi per profilo artistico e storia personale, concentrandosi sulla transizione dal blues del Delta, e da quello delle metropoli americane anni Quaranta e Cinquanta, al blues rock inglese e statunitense degli anni Sessanta e Settanta.

Il volume ospita un'intervista “perduta” a Muddy Waters (a cura di Marco Pastonesi della rivista “Il Blues”). Alla domanda circa come egli scegliesse i propri musicisti, il Maestro del blues di Chicago rispondeva: “Per la vita vissuta insieme, per le circostanze, per la bravura. Qualche volta mi è successo di avere un armonicista bianco: Paul Oscher, Jerry Portnoy. Jerry, quando l’ho scelto, era giovane, ma suonava esattamente come io volevo che facesse. Del colore della pelle non m’interessa nulla. Uno dei miei più grandi amici è Johnny Winter. Non ci potevo credere: difficile trovare un bianco più bianco di lui. Lo conoscevo come musicista rock dal vivo, poi l’ho conosciuto come uomo. Ed era vero. E come musicista blues è un cultore dello stile slide.

Il volume è arricchito, inoltre, dai colloqui inediti che Pellegrini ha condotto con Paul Rodgers (leader dei Free e dei Bad Company) e con John Primer (chitarrista di Muddy Waters, Junior Wells, Willie Dixon, e Magic Slim), da un saggio critico di Antonio Bacciocchi, un’intervista al musicista e produttore Lorenz Zadro e a Davide Grandi della rivista “Il Blues”, e dai contributi di Fabio Rossi, Athos Enrile e Paolo Giunta. In appendice, il ricordo dei concerti di alcuni dei protagonisti del libro.

Redazione

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