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Attualità | 19 novembre 2022, 08:30

Oggi pomeriggio la manifestazione in solidarietà alle rivolte in Iran, la parola a uno degli organizzatori

Una comunità, quella degli iraniani a Genova, poco nota, ma integrata e attiva. Un paese in rivolta, la repressione, la solidarietà

Oggi pomeriggio la manifestazione in solidarietà alle rivolte in Iran, la parola a uno degli organizzatori

Oggi pomeriggio alle 15 avrà luogo in piazza della Vittoria una manifestazione in solidarietà alle rivolte contro il regime in Iran. Le rivolte, scoppiate dopo la morte della giovane Mahsa Amini per mano della polizia religiosa due mesi fa, proseguono nonostante la sanguinosa repressione che sta causando numerose morti nelle piazze e condanne a morte dai tribunali, anzi dalle piazze e dalle università si stanno estendendo anche a fabbriche e posti di lavoro.

Molti iraniani in più di cento città nel mondo manifesteranno solidarietà e ricorderanno anche le vittime delle ultime proteste del 2019, anch'esse represse nel sangue. 

Abbiamo contattato uno degli organizzatori della manifestazione genovese, per porli alcune domande sulla situazione in Iran, sulla solidarietà e sulla comunità iraniana a Genova. 

“La comunità iraniana è poco visibile, si tratta in molti casi da persone di una formazione medio alta, che si sono integrati bene” ci dice, ricordando anche la differenza tra gli iraniani della diaspora fuggiti negli anni '70 e 80 dal regime dello Shah e poi quello religioso dell'ayatollah, e i loro figli, senza contare altri che sono giunti in Italia recentemente ad esempio per ragioni di studio “quelli di vecchia data non saprei, gli studenti ora a Genova saranno 200”.

Sulla situazione in Iran ci fa un aggiornamento rapido “Le manifestazioni continuano, la repressione è dura e il regime nega o minimizza. Ci sono state condanne, ma per esempio l'Italia non si è sbilanciata” aggiunge amareggiato “ considera che per riportare in Italia la ragazza imprigionata, Alessia Piperno, siamo contenti che sia stata liberata, ma era un ostaggio di fatto, e per riaverla indietro sicuramente si è trattato”.

Se a livello istituzionale nazionale la situazione resta immobile “a livello locale c'è molta solidarietà, molti gruppi che si coordinano tra loro, e sostegno esterno, siamo stati contattati da Amnesty, ad esempio.” 

Salutandoci ci ricorda anche un altro evento lunedì 21 novembre alle 17, presso la sede della Regione in via Fieschi, l'incontro “Donne iraniane in lotta per la libertà”. 

Federico De Salvo

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