"Finalmente sentiamo parlare di visione strategica industriale. Concordo su quanto detto dal ministro alle Imprese e al Made in Italy Adolfo Urso, dopo decenni di delocalizzazioni e svendite, l'Italia deve riappropriarsi di asset strategici per pianificare un serio sviluppo produttivo nel medio e lungo termine.
In questo scenario, la filiera dell'acciaio va, non solo preservata, ma implementata, con l'utilizzo delle migliori tecnologie, sia per efficienza che attenzione ambientale senza però rendere irrealizzabile e insostenibile l’attività economica. I progetti sono molto complessi da raggiungere, con innumerevoli varianti, molte delle quali indipendenti dalla possibilità di governo da parte delle istituzioni.
Occorre perciò riflettere con serenità e pragmatismo, in particolare sulla realtà genovese, su come sostenere l’occupazione dell’esistente e svilupparne di aggiuntiva, magari utilizzando parte delle importantissime aree che ragionevolmente si potranno continuare a ritenere inutilizzate".
Lo dice l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti al termine dell'incontro in videoconferenza con il ministero delle Imprese e del Made in Italy sull'ex Ilva.
"Condividiamo al contempo le preoccupazioni sollevate dai sindacati circa le prospettive a breve e medio termine, alimentate anche dall’improvvida decisione di Acciaierie d’Italia di sospendere l’attività 145 aziende dell’indotto - aggiunge l'assessore - Siamo tuttavia fiduciosi che il nuovo governo sappia cambiare rotta su questi temi, rispetto alle fallimentari scelte del passato, con una moderna definizione di priorità strategiche per aziende che devono seguire criteri, più che di pura finanza, di interesse nazionale”.
“Siamo altresì fiduciosi che il nuovo Governo – ha aggiunto l'assessore regionale al Lavoro Augusto Sartori – adotterà tutte le misure possibili per salvaguardare i tanti lavoratori del sito di Genova di Acciaierie d'Italia e di tutto l'indotto. Le parole di oggi del ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone vanno in questa direzione”.
“Come Regione Liguria, seppur nelle nostre limitate competenze formali, continueremo a vigilare e a collaborare affinché tutto ciò si possa realizzare al meglio", concludono i due assessori.