"Ancora un progetto calato dall'alto. Noi a fianco dei cittadini della Val Bisagno".
Si può sintetizzare così il pensiero del gruppo Linea Condivisa a proposito dello Skymetro dopo la riunione di Ieri sera che ha visto cittadine e cittadini della Val Bisagno ritrovarsi in piazza Manzoni per dire no al progetto. Il comitato ha raccolto 2043 firme che verranno consegnate nei prossimi giorni.
«Si tratta di un’opera inutile che non risolverà i problemi di viabilità dell’area - dice Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale - Esistono soluzioni più efficienti e funzionali come, ad esempio, lo sviluppo di una rete metrotranviaria.
Credo che questa sia una battaglia centrale per la visione e lo sviluppo della città: c’è chi punta sul favorire il trasporto privato con automobili e moto che invadono le strade e chi, invece, propone una visione diversa incentivando l’utilizzo del trasporto pubblico. Lo Skymetro è l’emblema della politica di Toti e Bucci: non dare fastidio alle auto in strada e realizzare un ecomostro che andrà ad impattare sulle abitazioni dell’area».
Il Consigliere Comunale della Lista Rosso-Verde Filippo Bruzzone, Roberto D’Avolio del gruppo della Lista Valbisagno Insieme e il Consigliere Municipale della Lista Rosso-Verde in Bassa Val Bisagno Gabriele Ruocco da sempre portano avanti una visione alternativa per la viabilità di quella zona:
«I motivi dell'opposizione al progetto sono varie - afferma Gabriele Ruocco - Comprendono il mancato coinvolgimento non solo degli abitanti, ma anche di tecnici e professionisti del settore. Con il Pnrr arrivano grandi risorse, e la partecipazione è al minimo. Il Comune ha presentato decine di rendering ma non c’è chiarezza sul progetto. I piloni nel greto del torrente, per essere stabili necessiterebbero di scavi imponenti, anche col rischio di intaccare la falda acquifera. Chiediamo che vengano fatti e pubblicati studi anche in questo campo».
«In tutte le grandi capitali e città europee si utilizza il tram con grandi benefici, a livello di qualità di vita, della riduzione del traffico, della riqualificazione dei quartieri - afferma Filippo Bruzzone - Un prolungamento della metro su strada dunque sarebbe più sicuro, meno impattante, più ecosostenibile e più fruibile dai cittadini».
«Oltre al notevole impatto ambientale di quest'opera alta quasi 12 metri dobbiamo considerare che per buona parte del tragitto lo Skymetro passerebbe su sponda sinistra quando la maggior parte delle abitazioni si trovano su sponda destra rendendo così difficoltoso l'accesso alle fermate e, considerando anche il binario unico, i tempi di percorrenza aumenterebbero sicuramente», conclude Erika Venturini, Valbisagno insieme - Linea Condivisa.