C’è una tubazione, in via Benedetto Zaccaria a Pegli, in zona Risveglio, che è fortemente danneggiata e lascia fuoriuscire liquami scuri che vanno a finire in mare. Una situazione che dura ormai da diverse settimane e che è stata segnalata dai residenti. Di che tipo di liquami si tratta? A chi appartiene la tubazione? Come si può fare per risolvere questo problema?
Sono tutte domande che si pone la cittadinanza e che il consigliere comunale di Genova Domani, Federico Barbieri, ha ricevuto e girato in Consiglio Comunale, attraverso un’interrogazione a risposta immediata alla quale ha risposto l’assessore comunale con delega all’Ambiente, Matteo Campora.
Secondo Barbieri, “il tubo dovrebbe appartenere alla rete fognaria e, specialmente in occasione di temporali e acquazzoni, rilascia in mare una grossa quantità di acque nere, creando pesanti danneggiamenti all’ambiente e a tutta l’immagine della zona. Per questo motivo, auspico la rimozione del tubo ammalorato: un rimedio nell’immediato, in attesa che poi possa definitivamente partire il progetto della riqualificazione, con la creazione della Marina Castelluccio e il collegamento tra il lungomare di Pegli e la Fascia di Rispetto di Pra’. Intanto, però, chiedo, anche a nome dei cittadini, di risolvere una situazione critica anche dal punto di vista igienico”.
L’assessore Matteo Campora ha spiegato in Sala Rossa di aver “subito attivato la Direzione Ambiente del Comune di Genova, in particolare il responsabile della gestione delle reti reflue, che si è messo in contatto con Iren. Sono state fatte delle verifiche, anzitutto all’impianto di sollevamento di via Zaccaria, che funziona correttamente. Si è cercato cioè di capire se la fuoriuscita fosse collegata a qualche malfunzionamento. Attualmente si sta proseguendo con un accertamento a monte della perdita, al fine di evidenziarne le cause. Nel più breve tempo possibile dovrebbe essere individuata la fonte della perdita e contiamo di effettuare l’intervento oppure di farlo effettuare, se si dovesse trattare di una proprietà privata”.
Il consigliere Barbieri ha riferito di “attendere aggiornamenti” e intanto ha giustamente contestualizzato il discorso della tubazione di via Zaccaria all’interno del progetto riguardante la riqualificazione di tutta la zona del Risveglio e del Lido. Ma a che punto siamo su quel fronte? L’ultimo aggiornamento risale ai primi di settembre e consiste in un’interpellanza discussa nel Consiglio Municipale del VII Ponente da Alessio Boni, capogruppo della Lista RossoVerde, Claudio Chiarotti, capogruppo del Partito Democratico (e già presidente del Municipio VII Ponente), Massimo Currò, capogruppo del Movimento 5 Stelle, e Fabio Quartino, capogruppo di Genova Civica.
I quattro consiglieri municipali ricordano che “con la sentenza numero 661 dello scorso 1° agosto il Tar Liguria ha annullato le determinazioni dirigenziali della Direzione Urbanistica del Comune di Genova, relative alla realizzazione di una struttura dedicata alla nautica da diporto a Genova Pegli e più precisamente nell’area fra il Castelluccio e il Risveglio. La sentenza del Tar Liguria sostiene che il provvedimento del dirigente della Direzione Urbanistica del Comune di Genova è stato influenzato da una comunicazione dell’assessore comunale all’Urbanistica nella quale veniva espressa la preferenza per un progetto (quello di Bagni Castelluccio) rispetto all’altro (quello di Porto Pegli) e che ciò ha comportato una ‘radicale illegittimità in patente violazione dei principi di imparzialità e parità di trattamento in materia di procedure concorrenziali’”.
Secondo Boni, Chiarotti, Currò e Quartino, “tale ingerenza ha comportato di fatto un azzeramento di quanto finora posto in essere per poter finalmente giungere alla realizzazione del porticciolo di Pegli Lido. Peccato però che il quartiere aspetti ormai da decenni la realizzazione di un nuovo porticciolo, in quanto tale opera darebbe nuova linfa a un quartiere che sta lentamente scivolando verso il degrado sia in termini di qualità della vita che in prospettiva economica. Il Municipio VII Ponente ha da sempre ritenuta prioritaria la realizzazione di tale opera collaborando alla stesura del vigente Piano Urbanistico Comunale in termini di osservazioni puntuali. Ricordiamo che ulteriori ritardi potrebbero inoltre compromettere la realizzazione della fermata metropolitana di Pegli Lido”.
Per questo si interpellano il sindaco di Genova, Marco Bucci, e la Giunta Comunale, in particolare l’assessore comunale con delega all’Urbanistica, Mario Mascia, e quella con delega agli Affari Legali, Lorenza Rosso, “per sapere quali azioni intendano adottare per superare l’impasse amministrativo creatosi e al fine di consentire ai proponenti di realizzare finalmente l’opera tanto attesa da parte della popolazione”.
Da più parti, visto che la ‘battaglia’, nei tribunali e non, dura ormai da quasi vent’anni, si auspica una soluzione di compromesso, con le parti che possano giungere a un accordo extragiudiziale. L’origine risale al lontano 2003, mentre l’ultima puntata è andata a favore di Porto Pegli srl e rappresenta un altro blocco in questo faticosissimo iter. Quando ormai la gara sembrava essere risolta in favore di Bagni Castelluccio, ecco che invece è giunta la sentenza del Tar Liguria che accoglie il ricorso di Porto Pegli, dichiara irregolare la procedura pubblica indetta dal Comune di Genova e condanna l’amministrazione comunale al pagamento delle spese processuali per una cifra di tremila euro.