In tantissimi si sono ritrovati nel salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale per assistere alla conferenza spettacolo di Vincenzo Schettini “La fisica che ci piace”.
Uno vero e proprio show quello dell’insegnante, divulgatore e influencer che con la sua verve ha coinvolto i presenti in un viaggio iniziato con i concetti base della fisica e terminato con i concetti legati alla fisica del futuro.
“La fisica che ci piace - ci ha raccontato Schettini - è un linguaggio ormai, perché arriva a parlare a tutti, a bambini, ad adulti, a genitori, a studenti, a persone grandi, e sta entusiasmando tutti. Questa cosa non mi meraviglia perché la fisica veramente riesce a spiegare ciò che ci circonda, trasmettere conoscenza, entusiasmare le persone. Sono contento che tutto questo stia arrivando, è un sogno che diventa realtà”.
Una carriera, la sua, che unisce l’anima artistica (è diplomato in violino e didattica della musica) a quella scientifica sempre con grande attenzione agli studenti: “Ho iniziato come docente e continuo a esser docente, non insegno però ogni giorno. Per un docente è importante concentrarsi sui propri studenti, concentrasi sulle loro personalità, su chi hanno di fronte. Il docente è un influencer; che lavori con venti persone, con duemila o con due milioni non è importante. Che cosa significa essere un influencer? Condizionare le scelte dei ragazzi, farli credere in sé stessi. Il docente si deve concentrare su di loro, costruire un percorso didattico con loro e personalizzarlo perché ognuno di noi è diverso.
Ma quali sono le caratteristiche che un buon divulgatore deve avere? Schettini non ha dubbi: “Deve essere sintetico, oggi siamo nel mondo della sintesi ed è giusto che l’informazione base di un concetto sia sintetica, dev’essere sé stesso, deve essere accattivante e soprattutto deve essere concentrato su quello che fa, cioè raccontare bene, non avere la fretta di raccontare determinate cose. Queste caratteristiche ti premiano se le segui”.