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Economia | 27 ottobre 2022, 13:27

Terzo valico, ritardi e due talpe ancora ferme, Mauceri: "Ancora possibile terminare l'opera nel 2024"

Il commissario per il terzo valico fa il punto della situazione: "Stiamo affrontando problemi non previsti, ma contiamo di recuperare", e sul Campasso: "Stanziati 200 milioni per la riqualificazione del quartiere"

Terzo valico, ritardi e due talpe ancora ferme, Mauceri: "Ancora possibile terminare l'opera nel 2024"

Il terzo valico è fondamentale per Genova, la Liguria e tutto il nord Ovest. Siamo tutti concentrati a completare i lavori entro dicembre 2024. le difficoltà ci sono, però andiamo avanti”. Così il commissario straordinario per il terzo valico Calogero Mauceri questa mattina a Genova ha commentato l'andamento dei lavori ferroviari del lotto che collegherà Genova con Tortona, nell'ambito della più grande opera necessaria al collegamento delle merci fino a Milano, i cui tempi di realizzazione finale sono fissati per il 2026.

Il commissario ha fornito qualche dato “che – come ha spiegato – aiuta a capire dove siamo arrivati: siamo arrivati all'82 per cento degli scavi delle gallerie, un dato importante, oggi verrà abbattuto il diaframma delle gallerie di Fegino a Genova sul binario dispari e entro qualche settimana anche sul binario pari, quindi avremo grossomodo ventidue chilometri di galleria continua a sud e ventidue chilometri di galleria continua a nord. L'area critica è quella di Castagnola Cravasco che sta facendo un po' penare tecnici, maestranze e noi che portiamo la responsabilità di andare avanti. I tecnici sono impegnati giorno e notte, abbiamo un timing abbastanza serrato di attività di approfondimento tecnico che verranno concluse al più tardi entro il mese di novembre, entro dicembre verranno approntate le soluzioni tecniche per superare il problema dovuto al fatto che le due Tbm sono ferme perché i movimenti geo meccanici nella parte più profonda della montagna esercitano delle forze potenti che stanno impedendo di andare avanti come preventivato, quindi va modificata la tecnica di scavo, quindi noi prevediamo al massimo nei primi di gennaio di poter riprendere, ovviamente con qualche margine di incertezza, perché si sta operando in un contesto, mi dicono i tecnici più unico che raro”.

Per quanto riguarda i tempi, “rispetto a dicembre 2024 – spiega Mauceri – abbiamo due anni buoni di lavoro in cui i tempi di recupero potrebbero esserci, ovviamente un po' di titubanza c'è perché stiamo affrontando un problema che non era previsto dai progettisti, non ci si aspettava questo comportamento geo meccanico dell'ammasso roccioso di questo tipo. I tempi potrebbero ancora esserci, quello che posso dire è che quello che immaginiamo con i tecnici di WeBuild, di Italferr, che nel frattempo che le imprese sono impegnate sullo scavo della galleria si stanno approntando tutte le altre lavorazioni che consentono di ridurre i tempi, parlo di attrezzaggio ferroviario, posa dei binari, tecnologie e quant'altro. Il terzo valico è anche il nodo di Genova, quindi entro queste settimane, forse entro questi giorni verranno firmati gli atti contrattuali per il completamento del nodo di Genova. Il terzo valico senza il nodo di Genova non raggiunge il suo scopo, noi dobbiamo realizzare entrambi gli interventi entro dicembre 2024, questo è l'impegno. Abbiamo avuto difficoltà contrattuali, ma il governo negli ultimi provvedimenti ha rassicurato la provvista finanziaria, quindi tutta l'opera è completamente finanziata, quindi questo è un dato secondo me importante, così come credo che sia importante portare a conoscenza il fatto che terzo valico e nodo sono la parte centrale di un intervento di sistema, Rfi sta realizzando interventi importanti di ammodernamento sul porto storico, che vuol dire velocizzare le operazioni e ammodernare l'infrastruttura ferroviaria per il traffico merci ma anche per il traffico passeggeri. Il terzo valico non si ferma a Tortona, sono stati affidati gli interventi di velocizzazione della Tortona-Pavia e gli altri interventi verso Milano, si è concluso il dibattito pubblico, quindi gli interventi nel 2023 potranno essere operativi e avere entro il 2026 tutta la linea operativa. Leggevo sulla stampa che il 2026 sarà l'anno della svolta di Genova, perché tutte queste infrastrutture completeranno il disegno”.

Mauceri ha parlato anche delle opere previste al Campasso, strettamente collegate con i lavori del terzo valico: “E' stato un progetto sul quale mi sono impegnato insieme ai colleghi di Rfi, di Italferr, ma devo dire che al mio fianco ho avuto grande sostegno dal comune e dalla Regione. Il Campasso attraversa un'area densamente abitata della città, ma il Campasso è fondamentale per garantire il collegamento merci tra il porto storico e il terzo valico, senza quello non avrebbe lo sbocco necessario per togliere i container man mano che arrivano le navi. Il progetto è stato verificato dal punto di vista tecnico, ha seguito la sua procedura, è stato approvato dalla Regione alla fine di settembre. Tutto è stato fatto nel massimo rispetto, però la mia preoccupazione e delle altre istituzioni locali è che l'attivazione di questa linea ferroviaria avvenga nel modo più sostenibile, compatibile con le esigenze di vita del quartiere. Per questo, insieme al precedente ministro Giovannini e con il supporto fondamentale delle istituzioni locali abbiamo iniziato un confronto serrato per immaginare un progetto che non fosse solo di opera compensativa, con l'ultimo decreto Aiuti di agosto è stato finanziato un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana per Genova con un finanziamento iniziale di 89 milioni destinato alla riqualificazione completa di tutto il quartiere del Campasso. Abbiamo firmato un protocollo di intesa con il ministro, Rfi, Comune e Provincia, sono stati anche ricevuti i comitati per illustrare l'idea, ovvero che ci sia una riqualificazione del quartiere, che gli edifici troppo vicini vengano demoliti perché non compatibili con l'esercizio di una linea merci che sarà fortemente impattante, passeranno tantissimi treni, sono previste quaranta tracce, però tutto nel rispetto della vita dei cittadini, utilizzando la cosiddetta linea sommergibile per evitare di saturare la linea del Campasso. Su questo progetto è già impegnato il sindaco Bucci che sarà il soggetto attuatore che quindi insieme ai comitati sta elaborando il progetto che si è impegnato di presentare entro otto mesi. Il finanziamento dovrebbe essere completato con la finanziaria di quest'anno per un intervento complessivo di circa 200 milioni di euro destinati alla città e al quartiere”.

Chiara Orsetti e Francesco Li Noce

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