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Economia | 27 ottobre 2022, 12:40

Porto, grandi opere e investimenti. Mascia: "Genova centro di interesse anche per la logistica digitale"

L'assessore allo sviluppo economico: "Grazie alla Genoa Business Unit insediamento sul territorio genovese di nuove realtà imprenditoriali"

foto Drone Genova

foto Drone Genova

Una giornata dedicata alla logistica portuale e alle potenzialità della realtà genovese: questo lo scopo della Seaside Edition dell'evento Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry. Nell’ambito della conferenza è intervenuto l’Assessore all'urbanistica, demanio marittimo e sviluppo economico del Comune di Genova, Mario Mascia. Nel suo intervento ha tirato le somme del Genoa Business Unit, il sistema operativo messo a disposizione dal Comune di Genova per imprese e investitori, per facilitare l’insediamento sul territorio genovese di nuove realtà imprenditoriali.  

Spiega l'assessore Mascia: “La Genova Business Unit è una struttura che mette in sinergia l’urbanistica e lo sviluppo economico e fornisce agli imprenditori interessati a investire e insidiarsi a Genova dei punti di contatto fisico. Direttori e funzionari di urbanistica e sviluppo economico organizzano degli appuntamenti in presenza dopo aver stabilito il primo contatto, dopo di che si avvia istruttoria, si fa un verbale e si cerca di portare a termine il lavoro. Lasciando da soli gli imprenditori alle prese con i diversi ambiti dell’amministrazione i percorsi potrebbero essere molto più laboriosi.

Per quale motivo gli investitori dovrebbero decidere di insidiarsi a Genova?

Sono interessati coloro che percepiscono le opportunità di crescita della nostra città. Non sono delle visioni, ma sono aspetti concreti: c’è un mercato immobiliare che è molto più favorevole e appetibile rispetto ad altre zone del Nord Italia; ci sono risorse naturali che sono sotto gli occhi di tutti, anche qui all’Acquario, che ci rendono la vita più piacevole, il sole, il mare, le montagne, la possibilità nella prossimità di avere tutti i servizi a disposizione e a portata di mano. 

Questi non sono aspetti secondari, soprattutto se poi aggiungiamo che Genova sta diventando sempre più un porto di dati oltreché di merci e di persone. Sono arrivati i cavi dati in piazzale Kennedy che ci collegano all’India passando per Oman, Arabia Saudita e Israele; a Sturla ci collegano all’Inghilterra circumnavigando l’Africa e l’ultimo insediamento  che attende di essere posato che ci collegherà a Mazara del Vallo passando per Fiumicino. Genova si candida quindi a diventare un centro di interesse anche per le nuove frontiere della logistica digitale e dell’innovazione tecnologica smart e green. Un investitore attento, che sa quali sono le condizioni del mercato e le prospettive di crescita della città ha tutti gli interessi a investire qui”. 

Ci sono zone preferite dagli investitori e zone che invece hanno bisogno di essere spinte un po’ di più? 

Non stiamo spingendo in nessuna direzione, perché stiamo aagli interessi degli imprenditori che vengono manifestati con una mail di contatto in cui esprimono le loro esigenze: metri quadrati di superficie, aree di preferenza, collegamento con i servizi. Questo varia poi a seconda del tipo di attività e dell’oggetto sociale delle società. È chiaro che la riqualificazione del ponente per noi è una priorità e nell’ambito del ponente riscontriamo un grande interesse per aree dismesse e in stato di abbandono. Ieri abbiamo avuto un bell’incontro in Valpolcevera sul recupero e riqualificazione dell’area ex Miralanza: la grande novità è che, grazie a una variante approvata dal Comune di Genova, si è coniugata la funzione produttiva della logistica dell’ultimo miglio con la rivitalizzazione di un’area che da 23 anni era lasciata a se stessa dopo esser stata dismessa. 

Da questo punto di vista questo connubio tra attività produttiva e il recupero di intere aree che attualmente sono dismesse e in stato di abbandono è un obiettivo importante, ci sono le opportunità e c’è da parte dell’amministrazione un’attenzione particolare che si traduce in percorsi burocratici snelli, efficaci e anche veloci”. 

Chiara Orsetti

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