Sebbene, durante la campagna elettorale, la cybersecurity non sia stata tra le priorità dei partiti, il nuovo Premier Giorgia Meloni nel primo discorso da Premier ha sottolineato l’importanza di tutelare le infrastrutture strategiche nazionali assicurando la proprietà delle reti e aggiungendo che la transizione digitale, fortemente sostenuta dal Pnrr deve essere accompagnata ad una sovranità tecnologica, un cloud nazionale e una forte spinta alla cybersicurezza.
Per il Prof. Marco Bacini, ideatore del primo percorso formativo dell’Università LUM sulla Cybersicurezza interamente dedicato alle donne, il nuovo esecutivo deve poter innanzitutto essere in grado di tutelare e garantire l’erogazione dei servizi essenziali ai propri cittadini.
Proprio ieri un ulteriore ipotetico attacco cyber ha allarmato tutti i dipendenti del Comune di Padova, un attacco presumibilmente hacker che potrebbe aver colpito la rete informatica comunale e aver diffuso nel dark web le credenziali di accesso al dominio comune.padova.it, mettendo ovviamente a rischio la sicurezza informatica dell’ente.
E questo è solo l’ultimo di una serie di attacchi alle infrastrutture, attacchi che sono sempre più in crescita, ed è fondamentale sottolinea il Prof. Bacini, non solo garantire la continuità di funzioni essenziali, pensiamo alla sanità, all’energia, o al sistema finanziario, ma anche lavorare per una sempre maggiore diffusione della cultura della cybersicurezza, serve consapevolezza dei pericoli e formazione, partendo dai più giovani che oggi utilizzano smartphone e apparecchi digitali sin dai primi anni di vita.
Indiscutibile che tutte le nostre vite passino attraverso le ICT (information and communication technology) e nel breve periodo vita digitale e vita reale saranno ancora più intrecciate, pensiamo all’impatto che avrà il Metaverso, pensiamo all’Intelligenza Artificiale, o all’Internet of Things.
Ed è quindi fondamentale lavorare sulla formazione per sviluppare consapevolezza cibernetica dei rischi ma anche delle possibilità per mitigarli con un’attenta difesa cyber non solo fisica ma anche psicologica. Citando un vecchio claim pubblicitario il Prof. Bacini ricorda che prevenire è meglio che curare, ed è quindi proprio la consapevolezza la prima linea di difesa per la cybersecurity,
Riprendendo le parole del Premier, il Prof. Bacini sottolinea l’importanza della creazione di un Cloud nazionale ma non solo per le Istituzioni quanto anche e soprattutto per il tessuto imprenditoriale e industriale italiano, sempre più vittima di attacchi soprattutto da Stati (come la Cina) che cercano di appropriarsi di know-how, e non possiamo nemmeno dimenticare i tanti attacchi ramsoware al settore privato (e non solo) per i quali è necessario sviluppare una strategia di difesa e risposta nazionale condivisa.
Le aziende italiane devono sviluppare resilienza, evitando di rimanere bloccate con conseguenze che posso avere ripercussioni negative sull’economia nazionale.
In ultimo è fondamentale che l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, si sviluppi rapidamente e capillarmente anche sul territorio per essere in grado in maniera sempre più efficace di intervenire a livello locale, soprattutto nella pubblica amministrazione e magari con accordi dedicati con il settore privato, per poter velocizzare il processo e garantire una capacità difensiva estremamente rapida e in grado di garantire la continuità dei servizi.
Prof. Marco Bacini
Marco Bacini è Prof. di Marketing Omnichannel nella facoltà di Economia e Management del dipartimento Management Finance and Technology dell'Università LUM di Bari, è professore, direttore e coordinatore scientifico di diversi Master della School of Management dell'Università LUM di Milano (Executive Master Cybersicurezza, Executive Master Economic, Diplomatic and Strategic Perspectives in Global Scenarios, Executive Master Aviation Management, Executive Master in social media management e influencer marketing).
Autore del libro la “Relazione e lo Schermo, figura antropologiche del digitale” edito da Rubbettino.
Rappresentante di Interessi per la Camera dei Deputati e membro del Comitato Scientifico di Mondo Internazionale APS.