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Municipio Medio Ponente | 17 ottobre 2022, 19:29

Sestri, parte la raccolta firme contro Esselunga. Sempre più vicino il ricorso al Tar

Oggi pomeriggio presidio in piazza Pilo, con la partecipazione di commercianti e di molti politici dell’opposizione. Bernini (Pd): “Esselunga lì non ci può stare, è un abuso”. Grossi (Civ Sestri): “Aspettiamo la documentazione per fare il procedimento giudiziario”

Sestri, parte la raccolta firme contro Esselunga. Sempre più vicino il ricorso al Tar

Raccolta firme, sempre più probabile ricorso al Tar Liguria e nessuna linea di contatto diretta con il sindaco Marco Bucci e con l’amministrazione comunale. I commercianti di Sestri Ponente scelgono una posizione dura e netta contro l’insediamento commerciale di Esselunga in delegazione: tremila e cinquecento metri quadrati di vendita autorizzati dalla Giunta Bucci tra via Albareto e via Hermada, a pochi passi quindi da quella via Sestri tradizionalmente anima del commercio di tutto il Ponente genovese e non solo.

Oggi pomeriggio, in piazza Pilo, a metà della passeggiata pedonale famosa un po’ in tutto il Nord Italia per l’altissimo numero di frequentatori, i commercianti si sono dati appuntamento per manifestare la loro opposizione al progetto. Insieme a loro, moltissimi politici in opposizione sia al Municipio VI Medio Ponente che in Comune di Genova e in Regione Liguria.

Quasi tutti hanno preso la parola, uno dopo l’altro, quindi è stata avviata la raccolta di firme per chiedere all’amministrazione comunale “di ridiscutere insieme alla proprietà della nota catena di supermercati, affinché vengano ripristinate tutte le condizioni a tutela della collettività”.

Al momento, le carenze sono, osservando il progetto: meno parcheggi a disposizione per la delegazione tra quelli svincolati dall’orario del supermercato; mancanza di un collegamento pedonale con la Marina di Sestri Ponente; mancanza di un collegamento con il centro di Sestri Ponente, con l’istituzione di una navetta gratuita tra i parcheggi liberi e piazza Baracca; mancanza di aree dedicate all’aggregazione senza dover per forza consumare dei prodotti; scarsità di informazioni circa il progetto di messa in sicurezza del Chiaravagna.

Più di cento persone hanno preso parte al presidio in piazza Pilo e, tra loro, l’ex vicesindaco e assessore comunale all’Urbanistica, Stefano Bernini, ha ripercorso la storia di questo progetto oggi così contestato: “Non era previsto un supermercato lì. Erano previsti negozi di vicinato sino a un massimo di 250 metri quadrati l’uno. Poi la proprietà dell’area, Esselunga, vinse un ricorso al Tar e fu dato il via libera. Ma è rimasto il limite massimo dei 1500 metri quadrati di vendita. Questo progetto è un abuso da parte del Comune, perché il Piano Urbanistico Comunale non viene rispettato. Non c’è traccia dei collegamenti con Marina Aeroporto e con piazza Baracca, non c’è niente di niente. Quando ci sono di mezzo progetti così impattanti, bisognerebbe che chi li presenta restituisse delle opere alla cittadinanza. Qui l’unico interesse è di Esselunga e basta, l’interesse per il cittadino è zero”.

In piazza c’erano i consiglieri comunali Simone D’Angelo, Cristina Lodi, Alberto Pandolfo e Si Mohamed Kaabour (Partito Democratico), Filippo Bruzzone (Lista RossoVerde), Maria Jose Bruccoleri (Lista Dello Strologo) e Fabio Ceraudo (già consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e prossimo surrogato se Luca Pirondini dovesse lasciare il posto in Sala Rossa per occuparsi solo del suo incarico da senatore). Per la Regione Liguria, ecco Pippo Rossetti (Pd) e Ferruccio Sansa e Selena Candia (Lista RossoVerde).

“Noi chiediamo - hanno detto in coro - che non si faccia il supermercato lì, e che non si faccia neppure la Coop a duecento metri di distanza”. L’area interessata dalla Coop sarebbe quella ex Esaote. “Qui c’è bisogno di aziende, di sfruttare i fondi del Pnrr - avverte Riccardo Grossi, presidente del Civ di Sestri Ponente - Il settore terziario è ormai stagno”. E annuncia che sul fronte del ricorso al Tar si andrà avanti: “Aspettiamo di ricevere tutta la documentazione e poi procederemo con l’appoggio di Ascom Confcommercio, Camera di Commercio e anche Confesercenti. Chiederemo non solo la riduzione dei metri quadrati. Chiederemo che lì in quella zona non sorga alcun supermercato”. Intanto, l’incontro proposto dal sindaco Bucci per il 15 novembre è stato rispedito al mittente: “Rischia di avvenire già a cose fatte e noi non ci facciamo prendere in giro”. 

Alberto Bruzzone

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