“Macaia scimmia di luce e di follia”: così Paolo Conte nella sua celebre “Genova per noi”, per evocare passione e nostalgia allo stesso tempo, rendeva nazionale il termine dialettale genovese “macaia”, ora pronto ad entrare nell’aggiornamento della versione digitale 2023 del vocabolario della lingua italiana Zingarelli.
Macaia o maccàia, dall’etimologia incerta, anno 1939, sostantivo femminile; significato: tempo umido e afoso, con cielo coperto e vento di scirocco, tipico del golfo di Genova. Rappresenta un fenomeno ligure che si verifica in primavera, quando una massa d’aria calda con venti di scirocco, passa sopra a un mare più freddo. Le nubi rimangono come “bloccate” dalle montagne, l’umidità relativa raggiunge valori molto elevate e le temperature rimangono miti sia di giorno che di notte, rispetto alle zone adiacenti.
Per il genovese doc, però, la parola assume valenze esistenziali e si trasforma in condizione dello spirito più che del meteo. La macaia è quindi strettamente correlata anche all’umore del genovese, al suo modo di essere, comportarsi o reagire.