“Come Europa Verde – Verdi riteniamo doveroso rivolgere un plauso alla Associazioni ENPA, LAV, Lipu e WWF, per avere ancora una volta stoppato le leggi della Giunta. Giunta che da sempre sostiene il mondo venatorio a discapito dell’ecologia. Come sempre a farne le spese saranno i liguri che, loro malgrado, dovranno concorrere a fare fronte al pagamento della somma stabilita dal Tar Liguria”. Così in una nota Angelo Spanò, co-portavoce metropolitano Europa Verde -Verdi.
“Dal suo primo insediamento, questa Giunta ha ricevuto dal Tribunale Amministrativo dichiarazioni di illegittimità, annullato o sospeso alcune leggi pro cacciatori e aree parco, questo dimostra un fondamento della legge non scritta, che tira più il voto di un cacciatore che cento buoi”.
“Mi corre l’obbligo di ringraziare anche l’avvocato Valentina Stefutti del foro di Roma – prosegue Spanò -, alla quale chiesi se ravvisava gli estremi per un ricorso, mi aveva risposto che si sarebbe attivata chiedendo alle varie associazioni di aderire, mi inviò tutta la documentazione e consegnai il faldone al Tar Liguria”.
“Come riportato nel comunicato stampa delle associazioni, l’istituzione del divieto di caccia nelle aree percorse dal fuoco è fondamentale per garantire la ripresa degli equilibri naturali nei luoghi colpiti da eventi così disastrosi. Il divieto di caccia limitato a soli tre anni era chiaramente un favore che la Regione Liguria aveva voluto elargire ai cacciatori, pur in consapevole spregio della normativa nazionale”, conclude il co-portavoce di Europa Verde-Verdi.