Municipio Medio Ponente - 11 ottobre 2022, 14:57

Esselunga a Sestri Ponente, è battaglia in consiglio comunale: "Questa è la giunta dei supermercati"

Interrogazione dei consiglieri Bruccoleri e Pandolfo: "Ci saremmo aspettati un confronto", la replica di Mascia e Bordilli: "Dal 2019 l'amministrazione stanzia fondi per il piccolo commercio". Tra gli oneri aree verdi, un parcheggio e la messa in sicurezza del Chiaravagna

Il progetto sul nuovo Esselunga di Sestri Ponente approda in consiglio comunale, dove i consiglieri di Genova Civica e Pd Maria José Bruccoleri e Alberto Pandolfo hanno presentato due interrogazioni agli assessori al commercio e urbanistica Paola Bordilli e Mario Mascia.

“Non è una questione di marchi né di lotta ai supermercati, questo voglio chiarirlo. - ha dichiarato Pandolfo a La Voce di Genova - Ci deve essere però un equilibrio nella nostra città tra il piccolo commercio, l’artigianato e la grande distribuzione. Tutto ciò è contenuto anche nelle linee programmatiche del sindaco e allora ho voluto richiamare questa amministrazione che potremmo definire la 'giunta dei supermercati': ho fatto un lungo elenco di tutte le strutture di vendita che sono state aperte in città proprio perché credo che vada messo un equilibrio tra l’apertura delle nuove strutture di vendita e il piccolo commercio per tutelare il tessuto dei nostri quartieri ci possono essere delle norme.



Nella discussione delle linee programmatiche, un po’ provocatoriamente, ho proposto un supermercato ogni 20 saracinesche che si alzano. Questo potrebbe effettivamente avere dei limiti rispetto ai limiti sulla libera concorrenza ma so che ci sono norme urbanistiche che possono prevedere la possibilità di condurre le aperture in senso rispettoso del piccolo commercio e dei centri storici che sono il cuore pulsante dei nostri quartieri”.

A preoccupare, come già emerso nei giorni scorsi, alla notizia dell'approvazione in giunta del progetto relativo al terzo punto vendita di Esselunga dopo quello già aperto di Albaro e quello a San Benigno, prossimo all'apertura, sono le conseguenze che un nuovo supermercato comporterebbe per il piccolo commercio. Nei giorni scorsi si erano già espressi polemicamente il civ e Confcommercio.

Non si tratta certamente di posizioni politiche, ma di vero disagio che i nostri imprenditori avvertono riguardo al futuro delle loro imprese, delle loro famiglie e di quelle dei loro dipendenti. - hanno scritto i presidenti dei Civ al sindaco - Reduci da due anni di pandemia e in balìa di speculazioni varie che si ripercuotono sui costi di mantenimento delle imprese, i nostri imprenditori si chiedono come possa essere autorizzata una grande struttura di vendita, nell'attuale drammatico scenario. Gli imprenditori si rivolgono a noi e alla nostra Associazione allarmati, chiedendoci come possono stare in piedi in considerazione del fatto che i nuovi enormi insediamenti previsti a San Benigno e a Sestri comporteranno una inevitabile diminuzione della clientela”.

Gli assessori nella loro replica hanno evidenziato come l'apertura del nuovo Esselunga sia dovuta alle sentenze di Tar e Consiglio di Stato che hanno consentito la modifica del Puo in merito all'individuazione delle aree in cui possono sorgere i centri commerciali della grande distribuzione. Paola Bordilli ha inoltre annunciato di aver già messo a calendario un incontro con il Civ, ricordando che l'amministrazione “dal 2019 stanzia fondi comunali che finanziano micro realtà del commercio e dell'artigianato”, ha dichiarato.

Mascia ha aggiunto che tra gli oneri di urbanizzazione sono previsti aree giochi, un parcheggio di 146 posti auto e un milione di euro per la messa in sicurezza del torrente Chiaravagna, oltre agli oneri economici da corrispondere al civ, compensazioni ritenute insufficienti da Bruccoleri e Pandolfo.

È una scelta del Comune aprire la terza Esselunga in città sempre con questa partnership ed è una responsabilità che si deve assumere. - ha dichiarato Bruccoleri a La Voce di Genova - I 146 posti auto per una metratura del genere sono pochissimi: ci saremmo aspettati un confronto col CIV, magari per discutere di una metratura inferiore o per raddoppiare o triplicare i posti auto, così che questa apertura aiuti e dia i fondi per mettere in sicurezza il Chiaravagna e che non crei disagio ai commercianti che lavorano lì e che sono già in difficoltà. Ricordiamoci che adesso con i rincari di gas ed energia siamo tutti in ginocchio, perché le spese aumentano se non raddoppiano”.


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