"Sono ancora freschi di stampa gli articoli di giornale che elencano le carenze di organici in tutte le strutture sanitarie pubbliche tanto che la Regione, ai suoi massimi vertici, ha strombazzato ai quattro venti la sua soluzione 'urgente' con il “piano” di trasferimento degli utenti da un ospedale all'altro e da una sala operatoria all'altra. Per non parlare del noto 'piano restart' - sul 'recupero tempi d'attesa'…..". Lo scrive in una nota la Fials.
"Sono altrettanto freschi di stampa le dichiarazioni del Presidente/Assessore che assicura migliaia di assunzioni dalle graduatorie per Infermieri, OSS e altre importanti e indispensabili figure professionali.
E' noto che nelle graduatorie concorsuali sono presenti centinaia e centinaia di lavoratori disponibili e in attesa di essere assunti. Mentre altre centinaia vedranno scadere il loro contratto a termine di qui a fine anno con poche o nessuna speranza di rinnovo.
In questa situazione non certo rassicurante arriva la nota del 23 settembre a doppia firma (Direzione dipartimento sanità regionale e Alisa), che di fatto blocca le assunzioni. Il motivo sarebbe da ricercare nel fatto che molti OSS e qualche Infermiere abbandonerebbero le RSA private e le 'cooperative' per trasferirsi nel pubblico lasciando sguarnito il settore socio assistenziale.
Diciamo subito che l'argomentazione è tanto falsa quanto inaccettabile.
Nelle graduatorie ci sono centinaia e centinaia di lavoratori idonei. Basta continuare le chiamate e anche le imprese private non avranno problemi. Al massimo occorre coordinare i tempi di dimissione (si sa che in tutti i contratti c'è l'obbligo di preavviso .. a patto di essere … in regola).
Se poi RSA e 'cooperative' trattassero meglio i lavoratori e li pagassero con lo stesso contratto previsto per la sanità pubblica nessuno o pochissimi avrebbero motivo di andarsene.
Quello che è certo che non si possono bloccare le assunzioni nel settore pubblico dove i vuoti di organico sono sotto gli occhi di tutti.
L'esigenza urgentissima di rafforzare i servizi ha avuto la sua drammatica conferma con la pandemia che solo il servizio sanitario pubblico ha potuto affrontare e arginare.
Molti dei lavoratori in prima fila nella pandemia sono in graduatoria e aspettano la chiamata.
Molti altri (cococo), sono stati usati spremuti e vergognosamente buttati fuori.
La posizione della Regione va respinta al mittente. La Regione non si permetta di bloccare le assunzioni e garantisca i rinnovi dei contratti a termine in tutti i casi di ritardi nelle assunzioni oltre il 31.12.2022".