È passata appena una settimana dall’astensione di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale sul documento a sostegno della piena attuazione della legge 194 e a breve lo stesso partito porterà in Commissione Salute la PdL depositata nell'aprile 202 che all'articolo 5 prevede la presenza di Sportelli “Pro Vita” in ogni struttura ospedaliera della Liguria in cui venga praticata l’interruzione volontaria di gravidanza.
"Una scelta aggressiva e irricevibile che troverà la nostra ferma opposizione in Commissione Salute prima e in Consiglio poi - dichiara Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa - È in atto una offensiva grave contro il dirotto all’autodeterminazione sui propri corpi. La presenza di associazioni di volontari antiabortisti è una scelta che renderebbe legittime forme di violenza psicologica ai danni di chi ha preso -autonomamente - una decisione sul proprio corpo e sulla propria vita. Il loro obiettivo è di fatto“impedire” quella scelta libera e indipendente, ed è per questo che dovrebbero chiamarsi Movimenti “anti-scelta”.
Da anni la Destra sta strumentalmente utilizzando la formulazione di una Legge, la 194, che andrebbe aggiornata e completata, superando toni paternalistici, giudicanti e mancanze. Seguendo "la piena attuazione" che vorrebbe la Destra meloniana, il rischio concreto è di vedere compromesso ancora di più l’accesso ad un diritto già oggi fortemente ostacolato (basti ricordare l’altissima percentuale di medici obiettori).
Occorre ribadirlo, a voce altisonante: l’aborto non è una concessione, è un diritto sancito e una procedura medica sicura che deve trovare piena e completa fruizione nelle strutture sanitarie pubbliche, in modo che chi decida di farne ricorso lo possa fare senza giudizi, difficoltà e in totale sicurezza per la propria salute.
La politica deve occuparsi solo di garantire a pieno questo diritto. Tutelando la salute psicologica e fisica delle persone.
Lavoriamo per potenziare i consultori sul territorio, per far sì che l’autonomia regionale non si traduca in diseguali condizioni di accessibilità alla pratica di interruzione volontaria di gravidanza, per promuovere e rendere fruibile l’aborto farmacologico, in una ottica di maggiore sicurezza e minore invasività, per promuovere politiche di educazione sessuale e sentimentale nelle scuole e per rendere maggiormente accessibile, anche economicamente, ogni forma di contraccezione.
Questi sono strumenti di prevenzione seri e utili consigliere Balleari - conclude Pastorino - non l'autorizzazione di sportelli anti-scelta che farebbero solo feroce violenza psicologica ostacolando l'accesso a un diritto".