L'interrogazione del capogruppo della Lega Federico Bertorello sul limite di velocità in corso Europa fa infuriare il sindaco Marco Bucci, che durante il consiglio ha invitato il leghista a sedersi tra i banchi della minoranza. È successo questo pomeriggio, dopo che Bertorello ha interrogato Matteo Campora, l'assessore alla mobilità per chiedere di rivedere il limite di velocità in corso Europa, riportandolo a 70 chilometri orari.
La richiesta non è stata accolta, l'assessore ha rivendicato la diminuzione degli incidenti da quando sono stati posizionati i tutor, ma Bertorello non ci sta.
“Tantissimi cittadini – ha commentato il consigliere leghista a La Voce di Genova - continuano a lamentarsi perché non c'è tolleranza, a 61, 62 chilometri orari, una velocità che non mette certo in pericolo la comunità scattano i velox e i cittadini continuano a prendere multe, soprattutto nel tratto tra Quarto e Quinto. Quello che chiedo è di rivedere questa politica eccessiva repressiva che non fa che mettere le mani nelle tasche dei cittadini genovesi, che non sono dei banditi o dei pericoli, in un momento economico difficilissimo in cui le famiglie stanno affrontando l'emergenza gas e luce. Mi sembra che, rispettando tutte le norme del Codice della Strada si possa tarare il tutor e il velox in questo tratto di strada che è a lunga percorrenza. Io ho proposto di portare il limite a 70 chilometri orari".
“E' vero – continua – che sono diminuiti gli incidenti, questa è una cosa positiva, però se i cittadini fossero tutti più diligenti si potrebbe tollerare il limite dei 70. In questo modo ci sono persone che quasi tutti i giorni prendono la multa da 54 euro perché percorrono la strada a 64 chilometri orari, che non mi sembra una velocità da sanzionare”.
Non è la prima volta che il capogruppo della Lega mostra segni di insofferenza e oggi anche Marco Bucci ha reagito. Bertorello però sembra gettare acqua sul fuoco.
“Io sono il più grande sostenitore di Marco Bucci, sennò non mi sarei ricandidato con la Lega cercando di prendere i voti che sono andati anche a Marco Bucci. Tra l'altro io faccio il consigliere comunale come ho fatto il presidente nella scorsa consiliatura con grande diligenza occupandomi dei temi cari alla città e lo faccio per hobby perché devo lavorare per mantenermi, visto che non si vive di gettoni di presenza che ammontano a 60 euro netti a seduta, a prescindere dalla durata. Noi non siamo professionisti della politica, almeno io non lo sono. Con questo spirito di servizio cerco di dare un contributo fattivo a Marco Bucci e alla giunta, a volte con spirito critico, ma in ogni caso il sostegno a Marco Bucci è rinnovato”.