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| 25 settembre 2022, 17:15

Secondo decesso dopo l'incendio all'ospedale Santa Corona, effettuati i prelievi per gli esami istologici

Entro 60 giorni si potrebbero chiarire le cause del decesso. L'Asl2 ha disposto di procedere alle operazioni propedeutiche ai lavori di ripristino strutturali della stanza interessata dall’incendio e delle stanze adiacenti al piano

Secondo decesso dopo l'incendio all'ospedale Santa Corona, effettuati i prelievi per gli esami istologici

Sono stati effettuati i prelievi per gli esami istologici ed entro 60 giorni dovrebbe arrivare l'esito degli stessi per chiarire quale potrebbe essere stata la causa del decesso.

Nella giornata di ieri è stato svolto dal medico legale Francesca Frigiolini (che acquisirà la cartella clinica) l'autopsia sul corpo di una paziente trasferita all'ospedale San Paolo di Savona dopo l'incendio avvenuto lo scorso 4 settembre al Santa Corona di Pietra Ligure al terzo piano del Padiglione Chirurgico che accoglie la degenza della struttura complessa Ortopedia e Traumatologia.

Dopo la morte di Franco Arrigoni, 94enne originario di Vercelli, lo scorso 21 settembre è deceduta una donna nel nosocomio savonese con l'Asl2 che ha specificato che "il quadro clinico che ha portato al decesso non appare correlabile con l’evento del 5 settembre".

Però il Pubblico Ministero Elisa Milocco aveva comunque deciso di disporre l'esame autoptico per chiarire la cause che hanno portato alla morte la donna.

"Siamo chiaramente addolorati per l‘accaduto e come azienda sanitaria siamo vicino alla famiglia in questo momento" aveva dichiarato il direttore generale dell'azienda sanitaria, Marco Damonte Prioli.

L.S., cittadino somalo e senza fissa dimora, che si trovava ricoverato per una frattura al femore nel nosocomio pietrese dopo aver preso parte a una rissa in Piazza del Popolo a Savona, dopo essere stato individuato come potenziale colpevole dell'incendio, avrebbe manifestato ripetutamente l'intenzione di allontanarsi.

Proprio per questo pericolo di fuga, unito a quello di reiterazione di reati simili, nei suoi confronti era stata applicata la custodia cautelare in carcere a Marassi con l'accusa di incendio doloso.

Nel frattempo si attende l'esito dell'autopsia sul corpo del 94enne vercellese per capire se vi sia stato un nesso di causalità tra l'incendio e la morte. Qualora il nesso venisse ravvisato, L.S. dovrà rispondere anche dell'accusa di omicidio. Una fattispecie che potrebbe ulteriormente aggravarsi qualora il nesso emergesse anche in seguito all'autopsia del decesso avvenuto nelle ultime ore.

A seguito dei primi accertamenti sul luogo dell'incendio da parte dei vigili del fuoco utili a verificare l’agibilità dei locali e i danni strutturali conseguenti al rogo era stata notificata l’inagibilità di tutto il corpo principale del Padiglione Chirurgico, ad esclusione dell’emilato Levante del 4° piano.

L'Asl2 ha così disposto di procedere alle operazioni propedeutiche ai lavori di ripristino strutturali della stanza interessata dall’incendio e delle stanze adiacenti al piano, "concernenti in prove di carico sui solai ed indagini strutturali distruttive e non distruttive".

L'azienda sanitaria locale savonese ha inoltre nominato un consulente tecnico di parte, l'ingegner Marco Sartini, con esperienza in esplosioni ed incendi, che presenzi ed assista agli accertamenti in parola e coadiuvi con il consulente nominato dalla Procura, il dottor Oscar Ghizzoni.

Luciano Parodi

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