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Attualità | 13 settembre 2022, 11:42

Schiaffi e minacce ai sindacalisti 'Sì Cobas': "Vogliono intimidire chi lotta a difesa dei lavoratori"

Resta ancora da chiarire il motivo delle minacce arrivate ai rappresentanti del sindacato impegnati in una vertenza

Schiaffi e minacce ai sindacalisti 'Sì Cobas': "Vogliono intimidire chi lotta a difesa dei lavoratori"

"Restituiamo al mittente le provocazioni mafiose".

Così i rappresentanti del S.I. Cobas dopo le minacce arrivate lo scorso 8 settembre da parte di un gruppo di cinque persone di identità ignota.

I rappresentanti, giovedì scorso, attendevano di partecipare all'incontro sindacale negli uffici della società Movimentazione Logistica Nazionale Srl, in via Cantore, quando sono stati avvicinati da cinque persone che, con fare minaccioso, hanno insulto e minacciato il gruppo, schiaffeggiando uno di loro.

A raccontare quanto accaduto a La Voce di Genova è il coordinatore genovese del sindacato Martino Puppo: "Stavamo andando a un incontro sindacale quando sono arrivati i cinque, che hanno provato ad aggredirci. Ho preso anche uno schiaffo. Poi ci hanno minacciato in maniera generica sugli scioperi e sull'attività sindacale ma non sappiamo bene a cosa si riferissero". 

La vertenza, dichiara Puppo, riguarda il cantiere Bartolini "dove sono stati segnalati diversi problemi sia di discriminazione sindacale rispetto agli iscritti del S.I. Cobas, sia alla questione legata a un lavoratore, distaccato su un altro cantiere, che ora rischia di essere licenziato". 

L'aggressione di giovedì scorso non è la prima. Alcuni mesi fa, un altro gruppo, tra cui due dei presenti all'ultimo episodio, si sono presentati nella sede di Genova con modalità simili, e hanno tentato di aggredire fisicamente uno dei presenti.

In un comunicato firmato dal coordinamento provinciale del sindacato si legge ancora: "Ulteriore elemento di preoccupazione deriva dal fatto che tali figuri si mostravano al corrente di situazioni e dinamiche lavorative interne al magazzino BRT, rispetto alle quali si proponevano quali elementi capaci di determinare ogni decisione. Non sappiamo chi siano i mandanti di queste sporche operazioni, il cui scopo tuttavia à chiarissimo: intimidire chi lotta per una difesa coerente dei salari, dei diritti e della dignità dei lavoratori. 

Nei prossimi giorni, decideremo le misure da prendere a tutela della nostra organizzazione. In ogni caso, chiunque sia a tirare le fila di queste provocazioni in stile mafioso sappia che non ci lasceremo intimorire e proseguiremo nella nostra azione, forti del sostegno di quanti in questi anni hanno potuto conoscere il S. I Cobas e la sua coerente azione a difesa di tutti i lavoratori".

Redazione

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