"Gli obiettivi del superbonus, la rivoluzione green e il rilancio del settore edile rischiano di non essere raggiunti se il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura – già frenato dalle numerose e continue modifiche normative e dalle interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate troppo restrittive nei confronti dei cessionari – non sarà sbloccato".
A lanciare l'ennesimo allarme sull'argomento è l'avvocato Paolo Prato, presidente ligure di Ape Confedilizia, il quale ricorda le parole del suo omologo nazionale, Spaziani Testa, che a inizio agosto scriveva: "Il decreto Aiuti bis sia, finalmente, lo strumento per far ripartire il meccanismo della cessione del credito riguardante gli incentivi per interventi sugli immobili, tra i quali il superbonus 110. Senza una norma che chiarisca definitivamente che i cessionari non incorrono in responsabilità, i crediti finora acquisiti non potranno liberamente circolare e proprietari e condominii non troveranno sul mercato imprese disposte ad avviare, e in alcuni casi anche a proseguire, i lavori".
"Anche gli amministratori di condominio associati lamentano che gran parte dei cantieri sono bloccati o in forte ritardo, con il rischio di non rispettare le tempistiche per ottenere il beneficio - aggiunge Prato - La situazione è ulteriormente aggravata dall’aumento dei costi dei materiali".
"Ad oggi purtroppo dal decreto Aiuti bis non si è ancora mosso nulla, mentre le scadenze si avvicinano e le soluzioni tardano" conclude.