Politica - 22 agosto 2022, 16:43

La Liguria mette in mostra le proprie eccellenze al Meeting di Rimini, tra basilico e limoni

Il presidente Toti dallo stand della Regione guarda già al Salone Nautico di Genova: "Ancora una volta arriviamo primi in un settore che porta occupazione e prospettive"

La Liguria è tornata protagonista in tutti i settori, dal turismo, agli alberghi, dalle seconde case all'eccellenza dell'enogastronomia e ancora di più lo sarà nel prossimo futuro. Negli ultimi anni partecipavamo al Meeting di Rimini con l’obiettivo di far crescere il turismo in Liguria e valorizzare i prodotti della nostra terra. Oggi possiamo dire che la nostra regione è capofila nella ripartenza del settore, vivendo uno dei momenti più floridi e continuando a puntare sulla destagionalizzazione. Il 22 settembre inaugureremo il Salone Internazionale della Nautica, il primo salone internazionale in Italia. Ancora una volta arriviamo primi in un settore che alla Liguria porta occupazione e prospettive. Un salone che registra già numeri da record, segnando rispetto allo scorso anno un +109 % dei biglietti venduti dal 4 luglio a metà agosto. Tutto questo significa lavoro e indotto".

Lo afferma in una nota il presidente della Regione, Giovanni Toti, direttamente dal Meeting di Rimini dove quest’anno la nostra Liguria è rappresentata dal basilico, con lo chef Roberto Panizza impegnato nella preparazione del pesto al mortaio, oltre alla granita al basilico e limone delle Cinque Terre.

Il pesto è il profumo e il sapore della nostra terra - aggiunge il presidente della Regione Liguria -, è uno scrigno dove la Liguria riesce a racchiudere i suoi colori e anche la bellezza della sua diversità. Il pesto è un condimento teoricamente semplice ma praticamente molto complesso, è uno stile di vita è il verde delle nostre colline, il simbolo del nostro agroalimentare fatto col basilico dop. E siamo felici di poterlo mettere in mostra quest’anno al Meeting di Rimini, che da sempre è una manifestazione che da sempre anticipa le tendenze del Paese”.

Lo scorso anno il valore complessivo della produzione è stata pari a circa 14 milioni di euro, circa 30 milioni considerando l’indotto diretto, grazie alla produzione e alla realizzazione del pesto. Attualmente sono attive sul mercato 61 imprese produttrici dirette, con oltre 200 addetti, e oltre 50 imprese di prima lavorazione e trasformazione, oltre a quelle, presenti fuori dal territorio della DOP, che lavorano e trasformano il basilico in pesto. 

Redazione


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