Attualità - 30 luglio 2022, 11:10

Genova, porte chiuse nei negozi per il risparmio energetico: approvata la mozione

Il Comune studia un provvedimento per chi utilizza il condizionatore, al fine di salvaguardare l’ambiente e anche i consumi. La proposta arriva dal consigliere di Vince Genova, Walter Pilloni

Porte chiuse nei negozi che utilizzano l’aria condizionata, per garantire risparmio energetico ed evitare dispersioni. È passata con ventisei voti a favore, sei astenuti e nessun contrario la mozione numero 52 del luglio 2022, presentata in Consiglio Comunale a Genova dal consigliere di Vince Genova, Walter Pilloni, da sempre molto attento alle questioni ambientali e in primissima linea nel contrasto ai cambiamenti climatici e nella divulgazione di temi scientifici sempre più importanti e di urgenze sempre più stringenti.

Pilloni si è ispirato a provvedimenti presi anche da altre grandi città italiane per invitare il Comune di Genova ad approvare un testo dove si chiede una maggiore attenzione rispetto all’ambiente e agli sprechi di energia. La mozione 52/2022, infatti, invita il Sindaco e la Giunta Comunale “a valutare anche per la nostra città la possibilità di adottare provvedimenti che inducano i soggetti chiamati in causa a rivedere queste abitudini, sostituendole con soluzioni diverse, già adottate in situazioni analoghe”.

Pilloni ricorda: “Oltre al suggestivo e blando ammonimento dell’attuale Presidente del Consiglio (quando Draghi disse “dobbiamo scegliere se vogliamo la pace o i condizionatori accesi”), non credo che i nostri connazionali abbiano realmente compreso quanto sia importante oggi ridurre i consumi di gas ed energia elettrica nelle nostre case, nelle nostre fabbriche e nei nostri negozi. Deduco questo dal fatto che, girando per le vie delle città italiane, osservo con grande rammarico che molti esercizi commerciali - vittime dell’illusione, ancora da dimostrare, secondo cui un negozio con le porte aperte agevolerebbe l’ingresso di potenziali acquirenti - non tengono in debito conto che tenere le porte spalancate vanifica in buona parte il lavoro del condizionatore obbligandolo a lavorare senza soluzione di continuità con un incremento della spesa di oltre il 40%. Esattamente come se tenessimo la porta del frigo aperta, chi mai lo farebbe?”.

Il consigliere comunale di Vince Genova fa presente che “a questo primo danno si aggiunge quello più subdolo dell’incremento delle emissioni di Co2, che inevitabilmente aumenterebbe del 50% continuando ad alimentare un feedback positivo dalle conseguenze drammatiche che già adesso stiamo sperimentando sulle nostre vite. L’attività antropica è la responsabile dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici e all’incremento delle temperature al suolo e nei nostri mari. La scienza climatologica mondiale è concorde nel sostenere questo assunto e non si è mai trovata così compatta su un tema così complesso”.

Quindi, secondo Pilloni, “ora è il momento di prendere iniziative, bisogna andare oltre le dichiarazioni. Tenere le porte dei negozi chiuse è un gesto semplice, che fa risparmiare denaro e riduce l’inquinamento. Se non riusciamo a fare questo, figuriamoci quando saremo chiamati a scelte molto più serie. Ciò che si richiede è un provvedimento analogo a quello assunto in altre città: Milano in testa dal 1° gennaio 2022, ma aggiungiamo anche Novara, Modena, Pavia, Bologna, Trento, Lecco, Parma, Torino, Mantova, Perugia, Reggio Emilia. In alternativa alla chiusura totale, si possono tollerare soluzioni che riducano la dispersione termica e in alcune città hanno lasciato l’opzione della porta girevole e dispositivi a lame d’aria: un segnale quindi di coerenza e civiltà che sproni altri operatori a seguire l’esempio senza attendere le inevitabili azioni coercitive e sanzionatorie che presto saranno emanate dai comuni o dal governo centrale”.

La mozione è stata approvata, ora spetta al Comune di Genova studiare il provvedimento più adeguato rispetto alla nostra città.

Alberto Bruzzone