Politica - 26 luglio 2022, 18:44

Irpef, Piciocchi dopo il voto in aula: "Non esiste nessun aumento"

"L’unico aumento sarà per i redditi superiori ai 100mila euro e sarà contenuto in 47,32 euro", ha precisato il vice sindaco

"Non esiste alcun aumento delle imposte sui redditi ma solo una lieve rimodulazione delle aliquote delle addizionali Irpef dei Comuni previste dallo Stato con il decreto aiuti che, alla fine, porterà tutti i genovesi ad avere un risparmio sulle tasse". Lo ha precisato oggi in aula il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi prima del voto della delibera proposta dalla Giunta e approvata oggi dal consiglio comunale di Genova, relativa alla verifica degli equilibri di bilancio.

Piciocchi ha ricordato come “la revisione della fiscalità portata avanti dal Governo e recepita dal Comune di Genova porti, in valori assoluti, ad una riduzione del carico fiscale a carico dei contribuenti”. Questi i numeri che emergono dalle simulazioni eseguite per il tramite del simulatore ufficiale del Dipartimento delle Finanze (tabella allegata) nel raffronto tra il 2021 e il 2022 e che attengono all’incidenza della fiscalità diretta sui redditi dei genovesi:

- dai 15 ai 20mila euro - 4, 38 euro

- dai 26 ai 28mila euro -165, 83 euro

- dai 40 ai 50mila euro - 565,96 euro

- dai 55 ai 60mila euro - 581,95 euro

- dai 75 gli 80mila euro - 64,26 euro

L’unico aumento sarà per i redditi superiori ai 100mila euro e sarà contenuto in 47,32 euro.

La delibera votata dal consiglio comunale, peraltro, prevede un ampliamento della fascia di esenzione, che passa dal reddito di 10 mila euro a quello di 14 mila euro all'anno e interesserà ben 19 mila persone. Il Comune di Genova è l’ente con la più ampia soglia di esenzione tra le grandi città italiane.

La manovra assicura alla civica Amministrazione un gettito ulteriore di oltre 13 milioni di euro che saranno a supporto e potenziamento dell'azione amministrativa nei confronti delle fasce più deboli: 11 milioni saranno destinati come risorse aggiuntive nei comparti dei servizi sociali e della scuola.

“Siamo all’interno di un’operazione di fiscalità generale dello Stato con una rimodulazione delle imposte con misure analoghe che sono già state adottate da altre grandi città come Torino e Napoli” conclude il vice sindaco.

Redazione


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