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Politica | 13 luglio 2022, 12:18

Cinghiali in città, Gambino: "Necessario disincentivare chi li nutre"

L’assessore alla sicurezza e Polizia Locale: “Ho chiesto uno studio di fattibilità per limitare gli spazi di accesso in città dei cinghiali”

Cinghiali in città, Gambino: "Necessario disincentivare chi li nutre"

È sempre più preoccupante l’invasione in città dei cinghiali che stanno progressivamente occupando spazi urbani. In tutta Italia Coldiretti ha stimato in duecento milioni all’anno i disastri provocati dai cinghiali.

La situazione genovese segue dunque il trend nazionale: solo poche ore fa un branco di ungulati è stato avvistato sulla Sopraelevata in direzione levante, qualche giorno fa invece a Sturla una donna è stata morsa da un cinghiale in spiaggia. In quest'ultimo caso il presidente del Municipio Levante Federico Bogliolo ha chiesto un intervento del prefetto. Sono solo gli ultimi di una lunga serie di episodi che ormai non fanno più notizia.

La questione è stata affrontata più volte anche in consiglio comunale. Non più tardi di qualche mese fa l’assessore Matteo Campora proponeva di inserire in città cassonetti della spazzatura che non si possono rovesciare. I rifiuti infatti rappresentano una delle principali fonti di sostentamento degli animali selvatici.

“La gestione dei cinghiali è competenza della Regione, ma in alcune zone della città abbiamo ancorato i cassonetti dell’umido - diceva Campora lo scorso aprile -  Abbiamo iniziato con Prato, stiamo arrivando a Staglieno e proseguiremo con Marassi e San Fruttuoso con i nuovi bidoni che non possono essere rovesciati perché più pesanti e ancorati a terra. Con il sistema 'easy' saremo in grado di avere bidoni più belli, capienti e che possono dialogare con la control room per comunicare quando sono pieni, sarà impossibile abbatterli. Entro 3-4 mesi arriveremo a Marassi e San Fruttuoso, per poi coprire altre zone che scendono verso il mare e soggette a questo problema"

L’aumento delle segnalazioni di cinghiali in ambito urbano ha riportato la problematica in Sala Rossa proprio ieri, 12 luglio. Il consigliere Stefano Costa (Forza Italia) ha chiesto notizie in merito alle azioni che l’amministrazione intende porre in essere in collaborazione con Regione Liguria.

“La situazione è complicata e non di facile gestione perché le corresponsabilità sono molto frammentate tra diversi enti - ha commentato l’assessore agli animali Francesca Corso - Per quanto concerne la gestione dei cinghiali in città occorre ricordare che il regolamento comunale vieta la somministrazione di cibo a questi animali, comportamenti che incentiva gli animali ad avvicinarsi ai centri abitati e che vengono puniti attraverso sanzioni per i trasgressori”.

“Quello della presenza dei cinghiali in città è un problema che stiamo affrontando da tantissimo tempo ma su cui il Comune di Genova può operare solo attraverso il presidio e la messa in sicurezza al momento degli avvistamenti - ha aggiunto l’assessore alla sicurezza e Polizia Locale Sergio Gambino - La Polizia Locale può solo intervenire per limitare il rischio in attesa dell’arrivo di chi è preposto allo spostamento o, se necessario, all’abbattimento dei cinghiali. Come detto dalla collega Corso il problema va affrontato all’origine e con ampie misure. A cominciare da quelle per disincentivare chi li nutre attraverso campagne educative e azioni sanzionatorie. Da qualche mese si sta procedendo alla sostituzione dei contenitori della spazzatura con nuovi modelli non facilmente ribaltabili. Ho chiesto uno studio di fattibilità per limitare gli spazi di accesso in città dei cinghiali. Per riuscirci in maniera efficace occorrerebbe installare recinzioni a monte ma questa soluzione, a causa della particolare conformazione del nostro territorio, non è certamente una di semplice attuazione”.

Marco Garibaldi


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