Aumentano i nuovi casi di positività al coronavirus ma le farmacie sono preparate ad affrontare la richiesta di tamponi.
E' quanto ha ribadito il dottor Giuseppe Castello, presidente di Federfarma.
"Sono aumentati i tamponi effettuati ma non si riscontrano fuori dalle farmacie code, come era stato nei mesi di dicembre e gennaio - racconta Castello - Ci possono essere momenti in cui si aspetta un po' di più ma le farmacie sono attrezzate e le persone sanno che è meglio prenotare, per cui si organizzano anche per evitare le attese".
A proposito della campagna vaccinale, nell'ultimo periodo le somministrazioni sono calate ma la raccomandazione, soprattutto per le persone fragili e ultrafragili, è quella di aderire alla campagna vaccinale.
Castello prosegue: "La situazione attuale deve far mantenere la guardia alta ma non sono preoccupato. La nuova variante, come spesso ci raccontano clienti e amici, provoca una serie di effetti fastidiosi che si risolvono in pochi giorni. Mal di testa, spossatezza e mal di gola sono i sintomi più comuni che caratterizzano la variante ma che, con le giuste cure e il riposo, in un paio di giorni scompaiono".
Sicuramente un momento di grande sollecitazione per i farmacisti, che si trovano a fare i conti con una nuova impennata di richieste di tamponi e di casi positivi ma, Castello lo ha ribadito, la situazione non è lontanamente paragonabile al momento di picco vissuto tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 quando la domanda di tamponi ha raggiunto il suo apice, complici anche le normative per la fine dell'isolamento e per il rientro a scuola.
"Ripeto, non sono preoccupato - conclude il presidente di Federfarma - bisogna continuare a usare la mascherina, meglio se Ffp2, soprattutto in luoghi affollati, non si deve abbassare la guardia, visto anche l'aumento dei contagi".