Sport - 06 maggio 2022, 12:00

Salvezza lontana, ma con la Juve il Genoa vuole ritrovare la sua anima

Ultimo filo, sempre più sottile, di speranza per il Grifone che ricerca se stesso dopo il ko del derby. Dal 1' Criscito ed Hefti, solo panchina per l'acciaccato Sturaro

"È finita si dice alla fine", avvertiva un ormai sessantenne Rocky Balboa, nel film del 2006, parlando al campione nel fiore dei suoi anni Mason Dixon. Proverà a far suo questo mantra il Genoa, pugile suonato sul ring del derby e ormai sempre più alle corde su quello della corsa salvezza. 

Eppure, contro la Juve (stasera ore 21), saper dimostrare con gli attributi, come ha chiesto mister Blessin, di voler chiudere nella miglior maniera possibile la stagione è indispensabile per lenire le ferite del presente e trovare, nell'ambiente, la carica per il futuro. Sia quel che sia.

Involuto nella personalità e nel gioco contro la Sampdoria, travolto emotivamente da quel rigore sbagliato al 96' che poteva cambiare le sorti della lotta retrocessione, il Grifone si troverà alle spalle io Ferraris delle grandi occasioni per sgambettare la Vecchia Signora e regalarsi quell'ultimo e sempre più stretto spiraglio di speranza che lascia la matematica.

"Rispetto e non paura, ma coraggio, grinta e volontà" ha chiesto Blessin ai suoi per un avversario che, nei 71 precedenti al Ferraris, è tra le "grandi vittime" preferite dei rossoblu con 29 vittorie casalinghe e 15 pareggi a fronte di 27 successi bianconeri, attesi in settimana dalla finale di Coppa Italia e freschi della scoperta di un nuovo regista, classe 2003, Miretti. 

Tornare la squadra aggressiva e in fiducia del pre sosta è l'obbiettivo per ben figurare nelle ultime uscite, e questo potrebbe tradursi nelle scelte di un tecnico tedesco pronto a rilanciare Hefti e Criscito dal primo minuto sulle corsie difensive. In mezzo al campo non dovrebbe partire dall'inizio Sturaro invece, uscito per un problema al flessore nella stracittadina, ma Galdames affianco a Badelj. Quest'ultimo certezza granitica come il duo Bani-Østigärd dietro e come pare essere diventato (meglio tardi che mai) Amiri sulla trequarti, al quale spetterà, presumibilmente insieme a Portanova e Melegoni, il compito di cercare di asciugare le polveri offensive sempre più bagnate di Mattia Destro.

 

Probabili formazioni

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Bani, Østigärd, Criscito; Galdames, Badelj; Melegoni, Amiri, Portanova; Destro. 

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Rugani, De Sciglio; Arthur, Miretti, Rabiot; Dybala, Vlahovic, Kean. 

Mattia Pastorino


Sei un tifoso? Ti occupi di un club di tifosi? Sei un appassionato di calcio?
Contattaci: daremo spazio ai tuoi pareri, umori e commenti sul Genoa. Scrivi a redazione@lavocedigenova.it