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Politica | 13 aprile 2022, 07:00

Ex cinema Chiabrera, il consiglio vota l'acquisto vincolato al parere dell'Agenzia delle Entrate, il Pd: "Faremo esposti a procura e Corte dei Conti"

Piciocchi: "Non votando oggi avremmo rischiato di perdere i fondi del Pnrr"

Ex cinema Chiabrera, il consiglio vota l'acquisto vincolato al parere dell'Agenzia delle Entrate, il Pd: "Faremo esposti a procura e Corte dei Conti"

Nonostante una richiesta di sospensiva e la presentazione di un emendamento presentati dal Partito Democratico, il consiglio comunale ieri pomeriggio ha approvato la delibera che dà il via all'acquisto degli immobili del centro storico nell'ambito del progetto sulla qualità dell'abitare. All'interno della pratica c'è anche l'ex cinema Chiabrera, nei giorni scorsi al centro delle polemiche per il prezzo che il Comune è pronto a pagare per acquistarlo.

Secondo una perizia del 2022 dell'architetto di Saronno Marco Rezzonico, l'ex cinema vale circa 440mila euro, a cui si aggiungono altri 100mila euro di oneri che fanno lievitare il prezzo a 541mila euro. Una cifra decisamente più alta rispetto alla valutazione di un'altra perizia, del 2018, fatta dall'architetto Ilaria Marenco per conto del tribunale di Genova, secondo cui l'immobile varrebbe 197mila euro. Lo stesso manufatto è stato venduto all'asta per 110mila euro.

L'assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi in consiglio ha chiarito che l'acquisto dell'ex cinema è vincolato al parere che il Comune chiederà all'Agenzia delle Entrate, che dovrà valutare se la cifra stimata dalla perizia del 2022 sia congrua con il reale valore dell'immobile.

"Abbiamo votato una delibera molto importante - ha spiegato Piciocchi a La Voce di Genova - perché consente al Comune di acquistare un immobile che è l'ex cinema teatro Chiabrera completamente degradato, in una zona degradata nell'ambito del finanziamento Pnrr del governo sulla qualità dell'abitare che ci permetterà di riqualificare completamente questa zona. Le polemiche sul valore dell'immobile sono strumentali perché il consiglio, su proposta della giunta, ha deliberato di condizionare l'acquisto alle valutazioni dell'Agenzia del Territorio, quindi si comprerà solo nella misura in cui sarà confermato quel valore, quindi francamente a fronte dell'importanza di questo investimento che va a riqualificare una zona molto degradata della città, avendo introdotto questi elementi di chiarezza e di garanzia credo che queste polemiche siano sterili, strumentali e fanno perdere tempo a chi ha a cuore il bene della città".

L'assessore in consiglio ha messo in allarme sul rischio di perdere i fondi: "Certo, non delibare oggi avrebbe significato procrastinare di quattro mesi, quindi aspettare il nuovo consiglio e questo chiaramente non è compatibile con le tempistiche che il governo ci sta dando sulla necessità di spendere questi soldi".

Diverso il parere del capogruppo del Pd Alessandro Terrile: "Noi - ha spiegato a La Voce di Genova - abbiamo presentato la sospensiva e l'emendamento per chiedere di togliere l'immobile dalla delibera, ma la giunta vuole andare avanti anche se ha dei dubbi sulla congruità del prezzo, tanto che subordina a un parere dell'Agenzia delle Entrate, nessuno al mondo si impegna ad acquistare un immobile a un prezzo che sa essere sproporzionato, l'unico è il Comune di Genova".

Sul rischio di perdere i fondi, il capogruppo Pd commenta: "Il Comune avrebbe comprare gli altri immobili e togliere questo dalla delibera, per noi l'atteggiamento è davvero incomprensibile, l'errore ci può stare, ma una volta che lo abbiamo sollevato l'errore ci aspettavamo una reazione conseguente. Noi faremo tutte le segnalazioni agli organi inquirenti e di controllo, quindi faremo un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti".

Francesco Li Noce


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