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Attualità | 01 aprile 2022, 07:00

Fine dello stato di emergenza: che cosa cambia da oggi

Al via un graduale allentamento delle misure anti covid: le mascherine restano obbligatorie al chiuso, ma decade l'obbligo di Green pass in diversi luoghi

Fine dello stato di emergenza: che cosa cambia da oggi

L’Italia è pronta ad allentare la presa sulle misure anti contagio. Da oggi, infatti, è ufficialmente dichiarato concluso lo stato d’emergenza che ha interessato il nostro paese dall’inizio della pandemia. Come ricordano medici e istituzioni, però, questo non significa che il virus sia scomparso o che sia possibile abbassare completamente la guardia, ma piuttosto va considerato come un inizio di ritorno alla normalità e alla convivenza con il virus senza troppe restrizioni. 

Dopo oltre due anni, si scioglie il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario Francesco Figliuolo. Al suo posto, per garantire la corretta prosecuzione della campagna vaccinale ed eventuali altre misure di contrasto alla pandemia, sarà istituita un’unità operativa ad hoc fino al prossimo 31 dicembre, guidata dal maggior generale dell'Esercito Tommaso Petroni. Sparisce anche il colore delle Regioni.

Verrà meno l’obbligo di vaccinazione per personale scolastico, agenti di polizia, militari, personale dedicato al soccorso pubblico e polizia locale. Dal 15 giugno l’obbligo decadrà anche per gli over 50, restando in vigore solo per il personale sanitario e delle Rsa. Anche le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all'interno degli stessi saranno consentite solo con il Super Green Pass.

Per quanto riguarda la scuola, gli insegnanti non vaccinati potranno rientrare, ma senza stare a contatto con gli studenti. La Dad non sparirà completamente, ma sarà dedicata solo a chi risulta positivo. Se i contagi nella stessa classe sono più di 4 la lezione si svolgerà comunque in presenza, con obbligo per tutti di indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni. L’obbligo di mascherina chirurgica resta in vigore, escludendo i bambini fino ai 6 anni di età e per coloro che hanno certificate patologie o disabilità incompatibili con l’uso della stessa. Riprenderanno viaggi d’istruzione, uscite didattiche e le manifestazioni a carattere sportivo. 

Fino al 30 aprile si potrà entrare a scuola con il Green pass base (quindi vaccinazione, tampone negativo o guarigione), mentre da maggio l'obbligo dovrebbe decadere del tutto. 

Sempre a partire da oggi si potrà accedere a negozi, uffici pubblici, banche, uffici postali, alberghi, parrucchieri e tabaccai, luoghi dove si praticano sport outdoor e consumare ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti senza alcuna limitazione. Il Green pass base sarà ancora necessario, fino al 30 aprile, per consumare all’interno dei locali e per assistere a grandi eventi, anche all’aperto. 

Per quanto riguarda le attività al chiuso, il Green pass rafforzato sarà ancora richiesto fino al 30 aprile. Per partecipare quindi banchetti di nozze e feste, così come per cinema, teatri, discoteche, palestre, centri benessere, convegni e congressi sarà quindi obbligatorio avere la certificazione di avvenuta vaccinazione o  di guarigione dal covid. Decade anche il limite della capienza dei locali e degli stadi, che torneranno quindi a ospitare il 100% del pubblico

Sui mezzi di trasporto pubblici decade l’obbligo di Green pass, ma la mascherina Ffp2 continuerà a essere necessaria. Su navi, aerei, traghetti e treni non regionali continuerà l’obbligo di certificazione verde base. 

Anche la quarantena e l’autosorveglianza cambiano forma: non ci saranno più stop forzati per chi entra a contatto stretto con soggetti positivi, ma basterà un periodo di autosorveglianza di 10 giorni con obbligo di indossare la Ffp2. Gli operatori sanitari dovranno invece eseguire un tampone al giorno per 5 giorni.

Per chi invece ha contratto il virus non sono previsti cambiamenti: l’obbligo è quello di restare in isolamento fino a tampone negativo, da eseguire dopo almeno 7 giorni se si è completato il ciclo vaccinale, e dopo 10 per chi non lo ha fatto o ha completato il ciclo di vaccinazione primario da più di 4 mesi. 

La mascherina chirurgica al chiuso continuerà a essere necessaria fino al prossimo 1° maggio. 

Per le aziende private sarà ancora possibile ricorrere allo smart working, o lavoro agile, senza l’accordo individuale tra datore di lavoro e lavoratore. Il 30 giugno è il termine fissato per il ritorno in ufficio in presenza. 

Nelle prossime settimane, sulla base dell’andamento dei contagi, il governo valuterà se introdurre eventuali modifiche a quanto a oggi stabilito.

Redazione

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