"È con vera sorpresa che apprendiamo dalla stampa che il Comune di Genova ha deciso 'Con l’approvazione, da parte della giunta comunale di Genova del nuovo ‘Regolamento per la partecipazione dei volontari civici e per la disciplina del registro comunale delle associazioni’ che entrerà in vigore nei prossimi giorni, è stato istituito ufficialmente il gruppo comunale dei Volontari civici denominato ‘Angei de Zena’, Angeli di Genova”. Lo scrivono in una nota i referenti del gruppo 'Angeli col fango sulle magliette', nato in occasione dell'alluvione che colpì Genova nel 2011.
"Nell’articolo si riportano le parole dell’Ass. Lorenza Rosso che afferma 'Con questo provvedimento vogliamo compiere un ulteriore sforzo per la promozione del volontariato civico, valorizzando l’azione spontanea, l’impegno civile, sociale e solidaristico dei cittadini che i genovesi hanno messo in campo in questi anni attraverso forme sia organizzate che individuali. Grazie al regolamento i nostri ‘Angeli’ potranno operare al meglio e accedere a benefici, anche economici, che consentiranno alla città di poter contare su interventi mirati e sempre più
importanti'.
Così come quelle del Consigliere Gambino: 'Il nuovo regolamento e l’istituzione del gruppo comunale dei Volontari civici 'Àngei de Zena' è un risultato storico su cui ho lavorato da quando mi è stata affidata la delega alla Protezione civile'.
Come gruppo di volontari 'Angeli col fango sulle magliette' ci è molto dispiaciuto venire a sapere di questa iniziativa da un media locale, ma soprattutto siamo rammaricati dal fatto che durante l’elaborazione di questa iniziativa, ma anche nell’arco di oltre dieci anni dall’alluvione durante la quale nacque il movimento spontaneo dei cosiddetti 'angeli del fango', nessuno abbia ritenuto utile interpellarci.
Per i genovesi che non ci conoscessero (anche se, non per immodestia, ma per obiettività, lo riteniamo improbabile) ricordiamo che il gruppo 'Angeli col Fango sulle Magliette' nacque da una pagina Facebook creata il giorno stesso dell’alluvione del novembre 2011: https://www.facebook.com/fangosullemagliette.
Al di là di ogni possibile previsione, la pagina in poche ore iniziò a raccogliere centinaia di adesioni, che in seguito diventarono migliaia, fino ad arrivare a più di quarantamila.
Si creò allora uno staff di volontari che, in ogni momento della giornata a turno, potessero presidiare le richieste di aiuto e diffondere segnalazioni in tempo reale. Con il passare dei giorni, lo schema di lavoro si perfezionò fino a diventare un vero e proprio coordinamento di migliaia di volontari di ogni età, provenienti da tutta Italia (grazie anche al sostegno da parte dell’allora Assessore Regionale alla Protezione Civile Renata Briano) svolto sempre nel rispetto delle norme di sicurezza del Comune di Genova che prevedevano l’iscrizione dei volontari ai Municipi.
Ricordiamo che 'Angeli col fango sulle magliette' non era e non è un’associazione, non possiede un conto corrente, e di conseguenza non ha mai percepito un solo euro, nonostante le numerose e generose offerte proposte. Nessun volontario ha mai ricevuto riconoscimenti economici, come nello spirito dell’autentico volontariato.
Purtroppo per la nostra amata città, nell’ottobre 2014, a soli tre anni di distanza, si ripetè una nuova gravissima alluvione e anche questa volta il nostro gruppo si riattivò per coordinare volontari in collaborazione con le istituzioni.
In occasione di queste due drammatiche alluvioni, fu evidente a tutti quanto fosse necessario dotare la città, oltre che dei sistemi di allerta che poi furono perfezionati, anche di un sistema immediato e strutturato di risposta civica ad un’emergenza di grande portata: la nostra esperienza, a questo proposito, fu considerata una 'case history' da studiare e valorizzare. Fummo invitati a parlarne al Quirinale, a conferenze nazionali di Crisis Management, e persino premiati dal Sole24ore per l’utilizzo del web a scopo sociale e umanitario.
Ci saremmo augurati che questo fosse l’inizio di una costruttiva collaborazione anche con le istituzioni locali, o perlomeno che esse si facessero carico di fare tesoro di questa esperienza a beneficio di tutta la collettività, ma purtroppo a emergenza terminata i rappresentanti delle istituzioni (compreso il Comune di Genova) di fatto svanirono e tutto ciò che di utile era stato costruito - lo ricordiamo ancora una volta, a titolo gratuito - rimase in un cassetto. Ribadiamo quindi il nostro stupore nel leggere del progetto 'Angei de Zena' solo oggi, mentre il mandato dell’attuale giunta volge al termine, senza che né il Sindaco né nessun altro componente abbia mai pensato di contattarci nel lungo tempo avuto a disposizione, almeno per darci questa notizia come gesto di condivisione".
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