Attualità - 30 marzo 2022, 15:09

Albaro, a Casa Raphael la comunità si allarga

Già accolti dalle suore venti profughi, donne e bimbi, insieme agli ‘amici pelosi’, giunti dall’Ucraina

A Casa Raphael la comunità si allarga. È sempre più variegata la comunità di Casa Raphael nel quartiere di Albaro, dove sono cinquanta oramai gli ospiti accolti dalle suorine, che da dieci giorni si stanno occupando anche dei profughi ucraini.

Le dodici monache, divenute famose loro malgrado per una petizione (oltre venticinquemila firme) lanciata dai residenti, che si sono opposti al loro sfratto, vanno avanti con la loro missione di solidarietà. Da anni in questa realtà si affrontano, tra varie iniziative sociali, percorsi riabilitativi psico-fisici e spirituali, si riceve assistenza e supporto, si accolgono giovani migranti e distribuiscono generi alimentari, oltre godere di un servizio di dog-sitter.

Nelle aree verdi annesse al monastero sono in corso progetti sociali tra cui la riqualificazione degli appezzamenti di terreno pertinenziali, gli ‘Orti collettivi e didattici’, offerti gratuitamente dalle suore di Casa Raphael che abitano il convento e che potrebbero finire il felice ciclo, a causa dello sfratto giunto per le monache di Genova dall’Ordine delle Suore Sacramentine di Milano.

Pare che vogliano realizzare al posto del monastero e della casa di riposo per anziani adiacente Villa Albaro, una grande Rsa con parcheggi. Tuttavia l’emergenza del conflitto in Ucraina ha coinvolto anche loro e la Prefettura, tramite la Cooperativa il Cesto, ha inviato nella struttura, che già da anni si occupa di accoglienza di migranti e senza tetto, donne e bambini in cerca di un posto dove alloggiare.

“In meno di dieci giorni - racconta Suor Emmanuel - sono arrivati una ventina di nuovi ospiti: mamme, nonne, bambini e anche donne da sole. Abbiamo assistito a una vera e propria gara di solidarietà da parte dei nostri volontari del quartiere che conoscono Casa Raphael e la sua missione. Molti hanno voluto dipingere le pareti e creato vere opere d’arte colorate, per fare felici soprattutto i bimbi e rendere speciale il loro soggiorno qui”.

Già perché i residenti sanno bene come Casa Raphael abbia garantito sempre, in questi anni, un tetto a chi una casa non ce l’ha. Ora gli altri ospiti sono stati spostati al piano terra, per dividere gli uomini dalle donne e i bambini. “Oggi siamo una cinquantina. In tanti bussano a questa porta e noi apriamo sempre perché l’ospitalità dev’essere garantita a chiunque abbia bisogno”.

Oltre gli ultimi arrivi dall’Ucraina sono ospitati una famiglia di siriani con cinque bambini; due slovacchi, una famiglia di Cuba con un bambino, quattro italiani e una famiglia indiana con un bambino. Per supportare tutto questo, domenica 10 aprile si allestirà un mercatino solidale per aiutare concretamente questa piccola grande comunità, così come accaduto a Natale fuori dalla chiesa, presso il portico della chiesa delle Sacramentine, in via Giorgio Byron, e tutto il ricavato sarà devoluto a loro sostegno e lo spazio anche qui è raddoppiato, perché all’interno della chiesa, in una stanza ricavata apposita, tre volontarie ucraine che frequentano il Conservatorio Paganini si esibiranno in concerto: due al violino e una soprano che canta.

“Intanto non si ferma il progetto degli Orti Collettivi, che non è mai tramontato, gestito sempre dalle stesse famiglie di Albaro che l’hanno creato”. A breve poi le suore organizzeranno dei corsi di italiano, mentre si stanno impegnando senza sosta per far inserire nelle scuole dell’obbligo i minori ucraini accolti.

“Vogliamo aiutarli a rifarsi una vita”. Sul fronte dello sfratto, invece, si è al ricorso, che condurrà a un appello discusso il 2 novembre così quest’anno procederà senza troppe preoccupazioni l’opera di accoglienza, che resta come in origine, allargata agli ‘amici pelosi’. Le suore infatti da sempre ospitano anche gli animali, i compagni di vita di chi bussa alla loro porta e oltre ai due già presenti in struttura, suor Chiara ha appena accolto altri due cagnolini ucraini, mentre è in arrivo il primo gatto.

Rosa Cappato