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Politica | 22 febbraio 2022, 15:10

Approvata in consiglio regionale la relazione della commissione antimafia, Centi (Lista Sansa): "Quadro in Liguria serio, ma Regione compatta"

La Commissione, presieduta dal consigliere della Lista Sansa Roberto Centi, si è costituita per la prima volta all'inizio dell'attuale legislatura, nel novembre 2020

Approvata in consiglio regionale la relazione della commissione antimafia, Centi (Lista Sansa): "Quadro in Liguria serio, ma Regione compatta"

È stata presentata e approvata all'unanimità, dopo un lungo dibattito in Consiglio regionale, la prima relazione annuale sulle attività svolte nel 2021 dalla VI Commissione Antimafia. La Commissione, presieduta dal consigliere della Lista Sansa Roberto Centi, si è costituita per la prima volta all'inizio dell'attuale legislatura, nel novembre 2020.

“ Al di là dell'atmosfera istituzionale pacata e di grande collaborazione, va rimarcato che il quadro sulla presenza delle mafie in Liguria è molto serio e grave – spiega il presidente della Commissione, Roberto Centi -. Il fenomeno mafioso in Liguria è radicato e pervasivo, con realtà consolidate in tutte le province, legate soprattutto a diversi 'locali' ‘ndranghetisti perfettamente inseriti nei gangli imprenditoriali, amministrativi, professionistici e politici della Regione. Nel lavoro della Commissione sono emerse problematiche relative alla presenza della criminalità organizzata soprattutto nel settore degli appalti e nelle strutture turistico/alberghiere, problemi relativi al fenomeno dell'usura, delle ecomafie e la forte presenza del traffico di stupefacenti nei porti liguri (oltre il 39% della cocaina sequestrata in Italia sta passando dai porti di Genova, Vado e La Spezia).

In questo primo anno è stato fatto un lavoro importante di raccolta dati e di ascolto, coinvolgendo istituzioni, associazioni di categoria, banche, forze dell'ordine e sindacati. Il proposito è stato il sostegno ad iniziative di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche finalizzate alla promozione dell’educazione alla legalità, alla crescita della coscienza democratica, all’impegno contro la criminalità organizzata e diffusa, ai fenomeni di usura, di estorsione ed alle infiltrazioni e condizionamenti di stampo mafioso nel territorio regionale”.

“ Uno dei punti fondamentali dell'attività della Commissione Antimafia – prosegue Centi – è la diffusione della cultura della legalità e della convivenza civile, attraverso il coinvolgimento del sistema scolastico e del welfare locale. L'altro punto fondamentale su cui stiamo lavorando in Commissione, limando e adeguando una bozza di testo di legge, è la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Tale proposta di legge, tesa a agevolare la gestione dei beni confiscati, prevede anche l'impiego delle somme che negli ultimi anni la Regione ha previsto a bilancio. Tali risorse verranno utilizzate per creare un fondo per i beni confiscati, utile alla la ristrutturazione dei beni immobili, alla valorizzazione delle attività di riutilizzo sociale dei beni, al supporto alle aziende sequestrate in vista di un loro rilancio economico”.

“Questo progetto – conclude il presidente Centi - nasce dalla consapevolezza che se tutti i beni fossero restituiti rapidamente alla collettività a sostegno di diritti fondamentali quali quello ad avere un’abitazione, a tutelare la salute pubblica, il lavoro e la libertà di iniziativa economica, la Commissione avrebbe offerto un contributo concreto alla lotta contro il crimine con gli strumenti che le sue funzioni le consentono.

Una funzione pratica ma anche simbolica, di deterrenza e progettuale insieme".

Redazione


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