Mentre ancora è molto fitto il dibattito relativo a Ponte Somalia e alla collocazione in questo sito dei depositi costieri di Carmagnani e Superba, e sicuramente diventerà tra le materie principali della prossima campagna elettorale, il Municipio VII Ponente accoglie la proposta del sindaco Marco Bucci e la mette in pratica.
Nell’incontro svoltosi a dicembre presso il quartiere di Multedo, quando il primo cittadino annunciò ufficialmente l’opzione di Ponte Somalia a Sampierdarena (anche se di ufficiale non vi è ancora nulla e servono parecchi altri passaggi burocratici, in più c’è la ferrea e irremovibile opposizione da parte del cittadini residenti a Sampierdarena), lo stesso Bucci invitò il Ponente genovese a indicare quale destinazione e quale utilizzo futuro fosse gradito alla cittadinanza relativamente alle aree che saranno lasciate libere dalle due aziende e che il Comune di Genova conta di acquisire.
È un processo di là da venire, ma la Civica amministrazione intende ‘portarsi avanti’, come si suol dire, anche se Ponte Somalia potrebbe essere rimesso in discussione, e ci sono molte probabilità che vada a finire così. Tra lo scetticismo dei cittadini di Multedo, che ormai hanno fatto il callo alle promesse mancate, e l’impegno della politica sul territorio, arriva così questo incontro pubblico.
L’appuntamento è per venerdì 18 febbraio alle ore 15,30, presso l’auditorium della Scuola Musicale Giuseppe Conte di via Cialli a Pegli (all’interno della Torre Elah): qui il presidente Roberto Ferrando, esponente del Partito Democratico, ha convocato la Seconda Commissione del Municipio VII Ponente, con un unico punto all’ordine del giorno: ‘Pianificazione aree a seguito dislocamento dei depositi costieri di Superba e Carmagnani’.
Ferrando ha invitato a partecipare tutte le associazioni e i comitati del territorio, per cominciare ad ascoltare i vari pareri. Tra le ipotesi, quella cara al Municipio VII Ponente, ovvero la realizzazione di un polo scolastico moderno e comprensivo dei vari ordini e gradi, facile da raggiungere e innovativo: un’idea suggestiva anche perché rimetterebbe Multedo al centro, proprio ora che il quartiere rischia l’ennesimo impoverimento con la mancata formazione della prima classe alla scuola elementare ‘Vittorio Alfieri’.
Ma è chiaro che rispetto all’area di Carmagnani c’è anche da considerare il passaggio del nuovo casello autostradale di Genova Pegli. Di questo argomento si è parlato ancora ieri, nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Genova, grazie a un’interrogazione a risposta immediata (ex articolo 54) presentata dal consigliere comunale del Partito Democratico, Alberto Pandolfo. L’esponente della minoranza ha ricordato che lo schema di accordo di ristoro tra Autorità Portuale, Regione Liguria, Comune di Genova, Città metropolitana e Autostrade in merito ai danni subiti, a seguito del crollo del Ponte Morandi, prevedeva impegni anche sul futuro del casello di Genova Pegli, considerato ‘provvisorio’ da oltre cinquant’anni.
“A questo proposito - è il parere di Pandolfo - gli abitanti di via Pietro Cassanello a Multedo chiedono se esista un progetto sul nuovo tracciato. Il quartiere, che vive già pesanti servitù, chiede anche quale sia lo stato di avanzamento per la realizzazione del nuovo casello di Genova Pegli. Ci tengo a richiamare l’attenzione sulla situazione autostradale nel nodo genovese dell’ultimo fine settimana da bollino nero, che meriterebbe la revisione dello schema dell’accordo che ha visto l’aumento e in certi casi anche la triplicazione in alcuni tratti autostradali”.
A rispondere a Pandolfo è stato l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Piciocchi: “Le tariffe dei caselli non hanno alcuna connessione con l’accordo, che si riferisce ai risarcimenti a Comune, Città Metropolitana e Regione Liguria, ma è connesso ai disagi dei cantieri autostradali. Lo avevamo già specificato a ottobre dello scorso anno, ma lo ribadiamo. Ricordo che grazie a quell’accordo i cittadini di Pegli hanno una prospettiva di soluzione all’annosa problematica. I tecnici stanno lavorando insieme ai nostri collaboratori per la definizione dei progetti tra cui quello sulla nuova viabilità casello di Pegli, sposando quella soluzione che proprio il consigliere ha dimostrato di preferire che postula anche la necessità di trasferimento dei depositi chimici. Appena sarà terminata la soluzione progettuale, mi farò carico dei passaggi di condivisione con la cittadinanza”.
Il consigliere Pandolfo ha espresso soddisfazione per la prospettata “soluzione progettuale”. Ma non è stato minimamente toccato un altro tema ‘caldo’, ovvero quello dell’autoparco nella zona di Fondega Sud. Una prospettiva che continua a essere molto concreta, e non è un mistero che i rilievi tecnici di queste ore siano legati anche a quella questione. Servirà quindi continuare a mantenere un’attenzione molto alta e magari un’interrogazione specifica a tema autoparco, da parte dello stesso consigliere Pandolfo o di qualche suo collega, sarebbe auspicabile. Anche perché, in ordine di priorità, per chi vive sul territorio la questione autoparco è molto, ma molto più stringente, immediata e urgente, rispetto a quella del nuovo casello.